28 Marzo, 2024

Domenica derby in casa Dalmonte, Lorenzo sfida Luca…

Domenica derby in casa Dalmonte, Lorenzo sfida Luca…

Il mestiere dell’allenatore non è un mestiere facile. Le notti dopo una sconfitta si passano in bianco, per natura non ci si può mai sentire appagati, e anche quando un giocatore si gode una bella prestazione, l’allenatore ha già la testa al prossimo avversario.
 E così, in quelle numerose notti in bianco tra pick and roll e pick and pop, e tra schemi da cambiare e scelte complicate da fare, Luca ha avuto tanto tempo da dedicare a suo figlio Lorenzo, che di notte, come tutti i bambini piccoli, teneva spesso sveglia la famiglia.

Con un padre del genere, è inevitabile che il figlio abbia cominciato a gattonare sul parquet, e abbia conosciuto prima la palla di cuoio che quella di spugna. Così Lorenzo si innamora della pallacanestro. È un discreto giocatore, fa le giovanili all’Andrea Costa di Imola, a casa sua, ma a 15 anni la società gli chiede un aiuto ad allenare il settore giovanile. Per un ragazzo di 15 anni è difficile che allenare sia una vocazione, è troppo più divertente correre e tirare a canestro.

Ma Lorenzo accetta “onestamente, ho capito che non sarei mai diventato un campione, anzi, mi era chiaro di essere parecchio scarso a giocare” e comincia così il suo percorso con la lavagnetta in mano. 
”Non ho ricordi nitidi di quando da piccolo mi portavano al palazzetto a vedere papà, mi ricordo una grande vittoria ad Avellino e la sua faccia fiera. Ricordo molto meglio questi ultimi anni. E’ strano fare il tifo per un allenatore, ma io l’ho sempre fatto. Ancora oggi, il primo risultato che guardo dopo quello della mia squadra, è quello di Verona“.

Già “la mia squadra“. Lorenzo è il primo assistente-allenatore dell’Andrea Costa Imola Basket. È un giovane tecnico sulla rampa di lancio. Bravo, preparato, e che ha come punto di riferimento suo papà.
 Sabato sera Tezenis-Imola non sarà una partita come tutte le altre. Probabilmente, per la prima volta nella storia della pallacanestro italiana, lo scontro in panchina sarà anche tra padre e figlio.

Avremo la fortuna, non solo di essere spettatori di una bella partita di basket, ma di una sfida nella sfida che fa emozionare anche chi non fa Dalmonte di cognome.

Fonte: www.scaligerabasket.it

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