20 Aprile, 2024

Fortitudo, il preview del match contro Udine

Fortitudo, il preview del match contro Udine
Photo Credit To Fabio Pozzati / Fortitudo Pallacanestro Bologna

Si gira 11-4, secondo posto in classifica e qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia che, per quello che valgono, sono comunque una novità rispetto agli anni passati. Risultati ottenuti e score per i quali si può certamente essere soddisfatti, un po’ meno per quello che si è fatto realmente vedere sul terreno di gioco. La partenza ha fatto subito ben sperare, con 4 vittorie filate, nonostante una serie di problemi, dagli infortuni in serie al purgatorio in quel di Rimini. Poi, come troppo spesso accade se sei un tifoso Fortitudo, arriva la doccia ghiacciata: a Trieste se ne prendono 25 senza lottare e reagire. Cominciano i primi scricchiolii, le prime voci intorno alla squadra, i primi dubbi: ma si reagisce subito e contro Verona, finalmente al Pala Dozza, si torna alla vittoria.

Il calendario è magnanino, propone prima Imola poi Bergamo, ma non saranno nessuna delle due delle passeggiate: con i cugini si vince grazie ad una “domenicata” di Mancinelli, contro gli orobici si fa il compitino e la partita è vinta. Ma il gioco non convince, molti giocatori non rendono quando dovrebbero, le distrazioni difensive fanno preoccupare; la patata bollente scoppia in mano contro Ravenna, capace di recuperare 26 punti in poco più di un quarto di gioco facendo affiorare tutti i limiti fisici e psicologici della Fortitudo. A Treviso non si passa e si rischia di bissare la figuraccia anche contro Forlì in casa, salvati solo dalla mancanza di ossigeno avversario. Occorre dare un segnale, ma arrivano i 18 punti a Montegranaro; il presente dice tre vittorie di fila a chiudere un girone d’andata parecchio altalenate. Questo è quanto: classifica da salvare, tutto il resto da costruire.

E ora si riparte da Udine, una delle tre big (con Trieste e Montegranaro) attese nella bolgia del Madison nel girone di ritorno. Il gruppo di Lardo, dopo un inizio da 0-2, si è rimesso in carreggiata chiudendo al terzo posto a 10-5, annoverando, tra le altre cose, le vittorie prestigiose contro Trieste e Montegranaro. Squadra dal roster abbastanza profondo ma che trova punti principalmente dalle sue due guardie americane, Dykes e Veideman, gli unici in doppia cifra di media, a 16 e 13 punti rispettivamente. Mortellaro sotto i tabelloni, da 8+6, e il giovanissimo italo-senegalese Diop 8+5, rappresentano le più valide alternative. Dietro questi il gruppo italiano, da Raspino a Benevelli, da Pinton a Pellegrino, quasi tutti con le stesse statistiche. A Udine arrivò la prima W, è il momento di replicare.


Luca Testoni

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