19 Aprile, 2024

Virtus, il cammino verso Anversa: Telenet Giants Antwerp

Virtus, il cammino verso Anversa: Telenet Giants Antwerp

La vera sorpresa delle F4 di Anversa sarà proprio Anversa, una sorta di Cenerentola al grande ballo.

Sfido chiunque ad ipotizzare a settembre la presenza dei belgi all’atto finale della competizione, capaci pure di esibire una struttura polifunzionale da oltre 23.000 persone in modo da organizzare a casa le finali.

Il Telenet Giants Antwerp, nato nel 1995 come Racing Basket Antwerpen e ribattezzato col nome attuale nel 2005, è partito dalle qualificazioni dove ha fatto fuori Cantù con 2 vittorie su 2.

Da lì è decollata la stagione conclusa al 4° posto nel girone C, con bilancio in parità 7-7, partito con qualche sconfitta di troppo ma terminato in crescendo, girone non semplice data la presenza dei campioni in carica dell’AEK, dei lanciatissimi israeliani dell’Hapoel e dei tedeschi del Brose.

Al primo turno di playoff il pezzo da 90 della stagione, l’eliminazione dell’Ucam Murcia, la squadra col miglior record di tutta la BCL. Da lì la strada aperta dall’incredibile eliminazione di Venezia che ha lasciato in dote i non trascendentali russi del Nizhny Novgorod eliminati con 2 vittorie semplici.

Ma chi evoluisce nella banda allenata da coach Roel Moors, attualmente in prima posizione nel campionato nazionale alla pari coi favoritissimi di BC Oostende? Qui la faccenda si fa più complessa, nomi sconosciuti ai più, a partire dal play Paris Lee, rookie da oltre 13 punti a partita. Sotto canestro giostrano gli indigeni Bako e Vanwijn con gli USA Dudzinski e Thompson di rincorsa.

Di questi l’unico che ha predisposizione ad aprire il campo dall’arco è Dudzinski, tra gli esterni detto di Lee, i pericoli possono arrivare dai vari Kolinoski, Tate e Sanders, tutti USA.

Nelle rotazioni si aggiungono l’ala belga Schoepen e in misura minore l’esterno Akyazili per una formazione senza grandi picchi e coi minutaggi ben distribuiti, costruita da elementi USA alla prima stagione fuori dai confini natii e da indigeni alla prima grande occasione in carriera.

Solo belgi e USA a referto, nessun europeo a riempire il roster. Se analizziamo le statistiche delle 18 partite fin qui disputate (la FIBA non considera le 2 partite di qualificazione) potremmo dire di un “In Medio Stat Virtus”, del resto parliamo di una squadra che ha un bilancio leggermente positivo nel totale (10-8), il peggior attacco delle 4, non precisa al tiro come le avversarie, ricorre al tiro dall’arco oltre 25 volte ad uscita e non svetta nemmeno nel controllo del pallone, con quasi 12 perse.

A rimbalzo fa meglio di Virtus e Brose, ma tutti questi dati hanno un impatto diverso tra stagione regolare e playoff, difficile farne la tara.

Dalla sua Antwerp avrà il fattore campo ma soprattutto i tifosi, perché gioca sì a casa ma non nel suo campo.

Le finali infatti non si disputano alla Lotto Arena, parquet dove evoluisce regolarmente, ma nella attigua ed enorme Antwerps Sportpalais dove per la prima volta farà un passaggio il basket, non certo quanto più di moda in Belgio, ma ragion per cui il Telenet farà di tutto per invertire la tendenza. Giocherà la seconda semifinale di venerdì 3 maggio, ore 21:15, contro gli spagnoli isolani dell’Iberostar Tenerife.


Luca Cocchi

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