19 Aprile, 2024

Virtus, il preview del match contro Cantù

Virtus, il preview del match contro Cantù
Photo Credit To Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Galvanizzata dalla quinta vittoria in Champions League contro il Besiktas, la Virtus vede già davanti a sé la sfida di domenica contro i lombardi della Red October Cantù. Palla a due all’ora del tè per gli uomini di Sacripanti che scenderanno sul parquet amico del Paladozza con l’intento di far prendere un’altra piega al proprio percorso in campionato.

Certo, la notizia della lesione muscolare che terrà Martin fuori dai giochi per quattro settimane non facilita il compito di una squadra che fatica a trovare la propria dimensione e la giusta concentrazione. Il ragazzone della Georgia è, Sacripanti dixit, “la nostra àncora, colui che porta energia e intensità in campo” e non poterlo utilizzare costituisce un problema non da poco, soprattutto in difesa.

Compito dei bianconeri sarà quello di approcciare il match con Cantù e i seguenti contro Torino, Pesaro e Sassari con lo stesso atteggiamento vincente che ha portato cinque successi di fila in Champions League, approfittando di un calendario che, dopo le sfide impegnative con Milano, Avellino e Venezia (più la débâcle inaspettata contro Cremona) presenta ora avversari alla portata della Virtus.

Ma veniamo a Cantù. 3 vittorie e 2 sconfitte a referto, l’ultima delle quali subita a Brindisi domenica scorsa (76-59), è a quota 6 punti, un gradino sopra la Virtus ferma a 4 dopo le recenti sconfitte. La squadra lombarda si presenta con un roster completamente rivoluzionato rispetto al passato e un nuovo timoniere, Evgeniy Pashutin.

Nome noto con esperienze in Eurolega (CSKA, Kuban e Kazan) il coach russo guida una squadra che avendo perso personaggi di spicco – da Christian Burns, passato all’Olimpia, a Culpepper, Chappell, Smith, Thomas senza dimenticare il neo bianconero Cournooh – non presenta certo la qualità di gioco che le ha consentito di qualificarsi ai playoff nella passata stagione.

Un roster a trazione straniera, Tony Mitchell in testa, con gli italiani Tassone e Parrillo a rivestire il ruolo di gregari. Sesto attacco del campionato, la Red October è un avversario da tenere a bada soprattutto a rimbalzo, 43% contro il 33,4% della Virtus, da affrontare stringendo le maglie in difesa e con un gioco fluido e dinamico.

Fondamentale sarà riproporre l’asse play-pivot, con Taylor e Qvale a trascinare l’intero gruppo e a mettere in saccoccia punti e azioni degne di nota.

Grazie al contributo di sostanza del lungo, Punter e Taylor non saranno soffocati dalle difese avversarie e quindi liberi di essere cecchini implacabili (rispettivamente a quota 15 e 21 punti contro il Besiktas), così come Aradori (altro ex di serata assieme a Sacripanti) che dovrà far pesare il suo contributo ripetendo le ottime prestazioni balistiche viste nelle scorse partite (22 punti contro Venezia e 16 a Istanbul) e cercando di rendersi più pericoloso e presente in difesa, specialmente ora che la Virtus dovrà fare a meno di Martin.


Chiara Bugamelli

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