24 Aprile, 2024

Virtus, sconfitta che può costare tanto in ottica playoff. Vince Sassari

Virtus, sconfitta che può costare tanto in ottica playoff. Vince Sassari
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Trasferta terribile per al Virtus, che finisce divelta in una partita che potrà costare tanto in ottica playoff. Aggiungi Chalmers, cambia coach e staff dirigenziale, quello che non cambia è il rendimento in campo nei momenti in cui si fa la partita, nell’ultimo quarto, lì dove anche con Nanterre sono piovute le grane.

Distrutta a rimbalzo (46-20), la difesa ha provato a tenere fin quando non si è capito che Sassari avrebbe mangiato in testa con frotte di extra possessi, davanti fin quando Punter ha avuto energia e mira c’è stato contatto, poi è scesa la notte anticipata. Mali ricorrenti, cronici, non certo Chalmers l’uomo a cui attaccarsi, bravo nei primi minuti poi soprattutto furbo, alla lunga anche lui deragliante.

Dei lunghi poco da dire, impalpabili col solo Kravic con punti nelle mani, gli altri né rimbalzi, né punti, né difesa, come Aradori, capitano disperso. Tutto da buttare? Quello visto oggi negli ultimi 13’ sì, sperando che i più avessero la testa già nel fondamentale ritorno della partita di BCL, mercoledì prossimo al PalaDozza con Nanterre, dove servirà un’impresa per ribaltare il -8.


C’è Moreira partente in centro per le V nere, tutto standard per i sardi con Smith a guidare e McGee a rimpiazzare Bamforth infortunato, matador della Virtus all’andata. Si segna poco, Sassari lo fa di più perché controlla i rimbalzi, con Moreira che si siede con 2 falli immediati. Sprecando tiri piedi a terra, manca il sorpasso dopo che l’ingresso di Kravic aiuta l’attacco con un riferimento pericolo nel pitturato. L’ex Spissu allarga il divario nel finale per un +5 mai visto in una frazione col Banco sempre avanti ma con minime differenze. Irreale il divario a rimbalzo (15-2), dall’arco è notte fonda per tutti con Thomas il più lesto di giornata.

I falli di Spissu regalano a Punter i liberi del primo sorpasso al 12’, Đorđević prova a far rifiatare Kravic con FBR vista la brutta partenza di Moreira. Punter si scalda, ma anche Polonara la fa ed il vantaggio rimane sempre minimo quando si rivede anche Pajola sulle piste di Smith. Il pareggio finale lascia qualche rimpianto alla Segafredo dopo aver preso il comando dato il pessimo 2/11 dei padroni di casa dall’arco e la ripresa del controllo dei tabelloni (in frazione 10-4).

Taylor parte con falli fino al 4°, spazio subito per Chalmers, provato in avvio tra alti e bassi, che combina danni immediati per il -5. Ricuce Punter con giocate di ogni tipo, ma Pierre si beve Aradori come acqua nel deserto e Sassari resta davanti. Il Banco pesca le triple di Gentile e Polonara tentando l’allungo del +7, la difesa tiene ma a rimbalzo Sassari pasteggia e il divario all’ultima pausa rimane su quei 7 punti. I 12 offensivi sono l’ancora di salvezza sarda, la Virtus spreca l’oltre 60% nel tiro da 2.

Polonara firma subito il +10, Spissu replica dall’arco ed è sprofondo non tenendo nulla a rimbalzo (al 35’ si sta 38-18) con pure i 5 falli di Taylor ad oltre 5’ da giocare. Il finale è un disastro, c’è forza e voglia solo per i padroni di casa che oltrepassano il +20 segnando e difendendo quando di fronte non pare esserci più nessuno. Così la sconfitta va ben oltre i 2 punti lasciati, lo 0-2 con Sassari potrà essere un mazzata non rimediabile per l’approdo ai playoff.

Prossima partita di campionato sarà al PalaDozza con Pistoia domenica 7 aprile ore 19:05, diretta su Eurosport 2 e Player.

Banco di Sardegna Sassari-Segafredo Virtus Bologna 00-00
Parziali: 1/4 21-16 (21-16) – 2/4 17-22 (38-38) – 3/4 26-19 (64-57) – 4/4 00-00
Banco di Sardegna Sassari: Spissu 6, Martins, Smith 6, McGee 5, Carter, Devecchi, Magro n.e. Pierre 15, Gentile 5, Thomas 12, Polonara 19, Cooley 22. All. Pozzecco.
Segafredo Virtus Bologna: Punter 23, Moreira 3, Pajola 1, Taylor 4, Baldi Rossi 5, Cappelletti n.e. Kravic 12, Chalmers 8, Aradori 4, Berti n.e. M’Baye 9, Cournooh 3. All. Đorđević.


Luca Cocchi

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