19 Aprile, 2024

Virtus, si può sfatare il tabù trasferta?

Virtus, si può sfatare il tabù trasferta?
Photo Credit To Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Pallacanestro

La Virtus fresca del nuovo arrivo Andre Jerome Collins, andrà a sfidare i Campioni d’Italia in carica, entrambe le formazioni sono reduci da una sconfitta nell’ultima giornata di campionato contro Milano i bianconeri, contro Avellino i sardi. Dato l’addio definitivo al rientro di Allan Ray (confermato anche dal neo Presidente Alberto Bucci in un’intervista settimanale) il roster di coach Giorgio Valli può dirsi completo. L’inserendo di un secondo play in formazione (tra le altre cose) darà finalmente ossigeno ad un Abdul Gaddy stakanovista, che fino ad oggi ha giocato 674 minuti (più di tutti). Per intenderci il compagno che gli si avvicina di più è Simone Fontecchio con 598 minuti giocati (76 minuti di differenza), poi Odom con 567 (107), Mazzola 550 (124), Vitali 525 (149), Pittman 480 (194), Hasbrouck 411 tra Cantù e Virtus (263) e per finire con Cuccarolo 108 (566) e Ray infortunato 86 minuti (588), non conteggiamo ovviamente Fabiani e Oxilia. Sulle condizioni di Collins in casa Virtus fanno sapere che si trova in buone condizioni fisiche lo vedremo all’opera domenica contro Sassari e vedremo anche se il gioco dei bianconeri subirà dei cambiamenti. I bianconeri partono, manco a dirlo, con lo sfavore del pronostico complice la carenza cronica di risultati che la “V nera” soffre fuori dalle mura casalinghe, carenza che dura da più di un anno. La partita disputata con Milano della scorsa domenica (seppur persa) ha fatto vedere al pubblico bianconero il carattere dei ragazzi di Giorgio Valli che hanno avuto il merito di non avere mai mollato portando il gap dai lombardi da -25 (nel finale del terzo periodo) fino ad un -11 nell’ultimo quarto che solo un Lafayette sopra le righe (11 punti dei 17 segnati da Milano) ha smorzato, ma si parla di una squadra costruita per altri obiettivi e lo si è visto. L’obiettivo dei bianconeri invece è quello della salvezza e la strada che porta al tanto sospirato traguardo passa anche da Sassari che non sta passando una stagione come da previsione ed è reduce da una sconfitta con Avellino domenica scorsa.

La stagione dei sardi fin qui è stata di alti e bassi, il Banco Sardegna ha infatti nel suo ruolino di marcia stagionale undici partite vinte e dieci perse che la fanno viaggiare a 22 punti e ottavo posto in classifica e la mettono a rischio playoff, Brindisi è staccata di soli due punti. Poco per la squadra Campione d’Italia in carica che, per verità di cronaca, ha sostituito parecchi dei protagonisti dello scudetto dello scorso anno.
Ultimo a fare le spese in questa stagione altalenante è stato lo storico coach Romeo Sacchetti, l’allenatore della promozione in Serie A nella stagione 2009-2010 che ha toccato l’apice con la vittoria del campionato lo scorso anno e che è stato sostituito con Marco Calvani (subentrato il 24 novembre scorso) proprio dopo la partita con la Virtus.
Ma l’andamento scorbutico della squadra sarda non è cambiato tanto che nelle ultime sei partite ne ha vinte due due vinte (Varese e Venezia) e perse quattro (Cremona, Cantù, Brindisi e Avellino) di cui l’ultima nella giornata scorsa contro Avellino fresca finalista alla Final Eight.
Nonostante tutto Sassari è una squadra che realizza una media 82,6 punti a partita con 35,2 col 54,6% da due punti, 28 da tre col 38,3% e 16 ai liberi col 74,9% con un totale di 32,1 rimbalzi e 16,7 assist e una valutazione del 90,5. David Logan è sicuramente uno degli uomini più pericolosi, la guardia di Chicago di 185 cm ha un tabellino di tutto rispetto (media di 17,4 punti partita col 54,3% da due e 44,7% da tre, l’83,8% ai liberi, 3,2 rimbalzi e 4 assist), poi c’è Joe Alexander ala/centro di Koshung (USA) di 203 cm (11,5 punti partita col 60% da due, 30,8% da tre e il 76,5% ai liberi e 4,3 rimbalzi). Ultimi acquisti per il lungo roster sardo sono Tony Mitchell esterno (198 cm) il 15 gennaio, Kadji Kenneth esterno-centro (211 cm) arrivato il 4 febbraio da Brindisi e Akognon Josh play (180 cm) ultimo arrivato il 12 febbraio.

Per la legge dei grandi numeri i bianconeri dovrebbero vincere una partita fuori casa, la salvezza passa anche per questi colpi e Sassari, che i bianconeri hanno già battuto all’andata, sembra avere dei problemini di amalgama e allora perché non provare ad approfittarne?

In diretta alle 18:15 su TRC e RadioBolognaUno

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