19 Aprile, 2024

Bucci e Lamma divisi nel derby ma uniti nel sostenere Couponlus

Tre giorni al ritorno del Derby di Basket City. L’attesa sale, l’emozione cresce. Sarà Virtus contro Fortitudo. Con tutto quello che ne consegue. Ma sarà anche Alberto Bucci, presidente dei bianconeri, “contro” Davide Lamma, direttore sportivo biancoblù. Divisi nel Derby, ma uniti nel sostenere Couponlus. E nel vivere, con noi e per noi, l’avvicinamento a un appuntamento che è già storia.

Tre giorni e sarà Derby. Come sta la Squadra?
Alberto Bucci: “Sta bene. Abbiamo Ndoja ancora in fase di recupero, ma gli altri stanno bene e sono pronti per la partita”.
Davide Lamma: “Veniamo da un momento non semplice. Ci alleniamo molto bene, ma purtroppo spesso non riusciamo a portare questa qualità in partita o per tutta la durata delle partite”.

Che tipo di gara si aspetta?
AB: “Difficile dirlo trattandosi di un derby. Lo so bene, dopo averne fatti tanti, a Bologna e a Livorno. C’è chi lo ha giocato, chi lo affronterà per la prima volta. Da noi solo Michelori ha provato cosa significhi. Il derby è una partita strana”.
DL: “Sarà un derby e come tale imprevedibile. Il fattore emotivo sarà padrone assoluto. Ognuno ci arriverà in maniera diversa. Penso che per i giocatori sarà importante cercare di costringersi a rispettare la preparazione e le routine come se si trattasse di un’altra partita, per non arrivare troppo tesi all’evento”.

Qual è il ricordo più bello del Derby di Bologna?
AB: “Non ce n’è uno in particolare. Sono tutti particolari, eventi meravigliosi. La città si gode il Derby prima e dopo la gara in maniera goliardica, felice. Poi c’è la partita. In cui ognuno vuole fare risultato. In cui il pubblico assicura sempre una coreografia incredibile”.
DL: “Ne ho giocati sei. Il ricordo più bello è il primo che ho affrontato. Avevo solo 17 anni, eravamo al PalaDozza in casa della Virtus che aveva in panchina proprio Alberto Bucci. Djordjevic uscì per falli nel primo tempo e io giocai per parecchi minuti. Realizzai un tiro libero, di tabella, sotto la curva della Virtus. Fu indimenticabile”.

Quale potrebbe essere un protagonista del Derby di venerdì?
AB: “Abbiamo elementi come Umeh, Lawson, Rosselli, che possono fare la differenza. Ma mi aspetto anche delle sorprese dai ragazzi. Il derby è una gara a sè. Mi aspetto da tutti una bella prestazione”.
DL: “Ci saranno sicuramente prestazioni che nessuno si aspetta, ma penso che alla fine, a fare la differenza, sarà chi riuscirà a comprendere che immenso privilegio sia disputare una partita del genere. Giocare a Bologna è qualcosa di diverso dal farlo in qualsiasi altra piazza e solo chi se ne rende conto può assaporare completamente la particolarità di questa gara ed essere motivato per un appuntamento che ricorderà come l’esperienza più speciale della propria carriera”.

Come valuta il vostro cammino fino ad ora?
AB: “Noi non avevamo fatto pronostici ben definiti. L’unico obiettivo era cercare di essere nei primi quattro posti al giro di boa. E ci siamo. E forse possiamo arrivare anche primi. Quindi abbiamo fatto il massimo. E’ un risultato in cui speravo. Ma sinceramente non mi aspettavo che questa squadra, dopo 13 giornate, avesse vinto 11 partite perdendone soltanto 2”.
DL: “Abbiamo avuto infortuni e cambiato uno straniero. Stiamo ancora cercando di trasmettere in campo il lavoro che facciamo in settimana. Le aspettative sono alte e si sapeva. Questo distorce un po’ la sensazione sui risultati, ma sono sicuro che il tempo ci porterà ad essere la squadra che vogliamo”.

Come valuta, fin qui, il cammino degli avversari?
AB: “La Fortitudo ha avuto qualche infortunio, ha dovuto cambiare un giocatore americano sostituendo Roberts, adesso sembra che possa sostituire anche Nikolic e non so se acquisterà anche un altro italiano. La Fortitudo è una squadra che sta ancora mettendosi insieme, per cui, in questo momento, non è giudicabile. Dobbiamo aspettarla a marzo, quando ci si preparerà per affrontare i play off. In ogni caso la Fortitudo sarà sicuramente un’attrice importante nella storia di questa A2”.
DL: “Il loro avvio di stagione è stato quasi perfetto trovando da subito forma e chimica. Ad oggi sono la squadra che ha fatto la pallacanestro più produttiva”.

Qual è la squadra favorita per il Derby?
AB: “Non c’è una favorita. Noi veniamo da un buon periodo. Giocheremo la nostra partita. Vedremo se sapremo meritarci quello che vogliamo”.
DL: “In un derby non esiste la favorita: le partite precedenti e la classifica contano poco”.

Quanto manca il Derby di Basket City alla città di Bologna?
AB: “Manca. Lo dimostra il fatto che il 22 dicembre avevamo 9000 biglietti venduti. Credo che questo risultato sia il massimo”.
DL: “Dall’entusiasmo per questa partita, che si avvertiva già in maniera incredibile quest’estate, direi che dopo otto anni nessuno ne poteva più di aspettare”.

Alberto Bucci, Davide Lamma, testimonial di Couponlus. Quanto è importante oggi sostenere chi è in difficoltà?
AB: “E’ un dovere di ogni persona che può permettersi di far qualcosa per gli altri. Non è fondamentale quanto si dona. Uno può dare un milione di euro avendone cento e non costa niente. Mentre un altro può donare 10 euro e nel portafoglio ne ha solo 20. L’importante è sentire la necessità di donare gli altri”.
DL: “Penso che la solidarietà, l’empatia e la collaborazione siano le più alte qualità umane. Credo che dedicare tempo ed energie a chi ha più bisogno sia un dovere morale, che viene da dentro e non si può non sentire”.

Che messaggio vuole dare ai 9000 spettatori che saranno presenti all’Unipol Arena e a quelli che seguiranno l’evento da fuori?
AB: “Che il pubblico si diverta e che sia un evento corretto, in campo e fuori: lo spettacolo è bello quando non ci sono violenze”.
DL: “La cornice di questa partita sarà il vero spettacolo: penso che tutti debbano essere orgogliosi di far parte di una città con una passione così forte per le proprie squadre. Spero che tutti lo vivano e lo portino per sempre nei ricordi più intensi”.

E a tutti coloro che sono seguiti dalle Onlus e da Couponlus?
AB: “Ognuno deve essere partecipe delle cose che fa. Dobbiamo renderci conto che questa società si sta impoverendo sotto il profilo umano: dobbiamo imparare a donare per sentirci felici”.
DL: “Dico che ci sono tante persone che hanno a cuore il loro bene e che sanno aiutare, e questo va ben oltre un derby”.

Fonte: www.couponlus.it

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