18 Aprile, 2024

La Final Eight Coppa Italia 2017 presentata dai capitani

La Final Eight Coppa Italia 2017 presentata dai capitani
Photo Credit To Elena Bellistracci

Una Coppa Italia da vivere intorno al parquet, ma non solo, quella che LNP sta allestendo alla Unipol Arena. Bella pallacanestro ed eventi per catturare la passione del pubblico. Che accendono il canale dei ricordi, come ha annunciato Claudio Sabatini, facendo gli onori di casa alla presentazione ufficiale dell’evento.
Insieme a LNP, una grande lega, vogliamo costruire qualcosa di significativo nell’arena più bella d’Italia. Che sarà anche una tappa per ricordare Lucio Dalla, un grande artista, amico della pallacanestro e della Virtus. Il nostro lavoro non sarà una fatica, perché porteremo a Bologna sedici squadre, tra Serie A2 e B, che rappresentano una lega in grande crescita. Mi ci impegno con entusiasmo, perché me l’hanno chiesto Pietro Basciano e Massimo Faraoni”.

Alla presentazione sono in prima fila i capitani delle squadre protagoniste di questa Final Eight, sia per l’A2 che per la B. Ovviamente anche Andrea Michelori, per la Virtus Segafredo che nei quarti di finale, venerdì 3 marzo, incontrerà la Moncada Agrigento: al termine del giorne di andata (anche se le V nere devono recuperare la partita di Chieti) erano rispettivamente prima nel Girone Est e quarta nel girone Ovest.
Vogliamo onorare questa Final Eight, anche perché la giochiamo a Bologna. Non sarà facile arrivare in fondo, usciamo anche da un periodo che non è dei migliori da quando è iniziata la stagione, ma la cosa importante sarà crescere, migliorare davanti al nostro pubblico, per essere ancora più pronti nel finale di stagione. Per uscire da questo momento di difficoltà dobbiamo allenarci senza smarrire la fiducia in noi stessi. Non ci siamo montati la testa dopo le vittorie, non ci abbattiamo ora: andiamo avanti con equilibrio”.

Siamo felici di giocare la Coppa Italia nel palasport che ci ospita nelle gare casalinghe”, è il commento del Gm bianconero Julio Trovato. “Un onore e anche una responsabilità, per cercare di giocare al meglio. A Treviso abbiamo lottato fin da subito in difesa, rabbiosi come in tutte le gare che avevamo vinto, un po’ ci siamo ritrovati. Poi le assenze e la qualità dei nostri tiri ha fatto la differenza, ma abbiamo perso senza smarrire la consapevolezza. In questo momento dobbiamo pensare a recuperare la squadra al completo, aspettando Ndoja. Quanto a Lawson, ora arriverà questo plantare che potrà aiutarlo nello scarico al piede, dopodiché valuteremo di giorno in giorno il suo rientro”.

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