20 Aprile, 2024

La Virtus ritrova la vittoria in campionato, battuta Cantù

La Virtus ritrova la vittoria in campionato, battuta Cantù
Photo Credit To Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Dopo 5 mesi arriva la tanto attesa vittoria casalinga in campionato, ma che paura visti i primi deprecabili 10’ in cui il baratro pareva senza fine. Lì ci ha pensato un Aradori senza paura e l’idea di Sacripanti di giocare piccolo, 3 guardie per provare a costruire ma soprattutto a limitare le folate avversarie che nascevano da tiri improbabili.

La Virtus dopo i 17 della prima frazione ne mette 73 nel proseguo, finendo per tirare meglio di una Cantù partita indiavolata, riequilibrando anche la lotta a rimbalzo, dove il duo Jefferson-Udanoh ha fatto vedere comunque i sorci verdi alla Segafredo. Per un Qvale ancora affaticato oggi c’è stato un Kravic sugli scudi ben coadiuvato da Taylor, ma difficile non citare un Pajola utile come non mai, non a caso in campo per tutto l’ultimo quarto anche se le statistiche non dicono nulla al riguardo.

Vittoria preziosa, anche di più per come è giunta, rivoltando una partita nata male che peggio non si poteva e che lascerà sintomi verso il prossimo impegno di nuovo casalingo.

Nella partita dei tanti ex (Sacripanti, Aradori, Cournooh) i partenti sono i soliti noti, mentre Cantù è come ovvio tutta strangers. L’avvio è brianzolo, al ferro arrivano solo loro, meno di 2’ ed è sospensione sul 0-9. Mitchell spara dritto in faccia ad Aradori, è sprofondo causa pure un attacco che non trova mai una costruzione adeguata, si tocca il -13 al 6’ quando Cournooh prende il primo rimbalzo di squadra. E’Aradori a vedere finalmente la luce, rimangono pur sempre 9 lunghezze di divario in una frazione dove gli ospiti tirano oltre il 50% e doppiano a rimbalzo, contenendo pure le perse, con un Jefferson dominante.

Un quintetto con 3 guardie prova a far gioco e mettere più pressione dopo 10’ di fatiche, risultato ottenuto, nemmeno 3 giri di lancette e -3 sul luminoso grazie a contropiedi e giochi costruiti meglio. Giocando su quelle corde un 2+1 di Kravic in contropiede fissa il vantaggio al 24’. L’asse Taylor-Kravic funziona e le V nere mantengono la testa avanti raggiungendo il massimo nel finale, un +5 che pareva lontanissimo per quello visto nel primo quarto. La Virtus si riprende il ferro, difende meglio anche perché costruisce in maniera migliore costringendo Cantù a sua volta a far girare il pallone limitando le stroncanti folate. Un Kravic al suo massimo è quello che spezza il cuore dell’area, ma per un Punter impiegato poco per 2 falli immediati corrisponde un Cournooh quanto mai utile anche senza far cesto come col Neptunas.

Riparte chi ha finito con Punter ancora fermo, il pallino rimane bianconera anche se la partita non ha più break come nelle prime 2 frazioni. Un Aradori a tutto tondo spinge i suoi al massimo vantaggio, Punter al rientra firma il +10 che non regge, sulla sirena cade nel 4° fallo ridando speranze a Cantù con un -6 potabile per quanto visto nella frazione. Jefferson sempre un pericolo, ma pure Udanoh si fa largo in area per tenere a contatto i suoi, per le V nere una frazione con buoni sprazzi di M’Baye.

Un gioco da 4 di M’Baye apre le danze ma non è la fuga buona, ci prova di nuovo Aradori dall’arco e il “solito duo” Taylor-Kravic a scrivere un +12 che toglie qualche ansia di troppo al 34’. Con Pajola nel ruolo di Martin a difendere su tutti, i 10 di vantaggio reggono più minuti per un finale in tranquillità scacciando i fantasmi del PalaDozza in campionato.

Prossima partita di campionato ancora al PalaDozza con Torino, domenica 18 novembre ore 17:30, diretta su Eurosport 2 e Player.

Segafredo Virtus Bologna-Red October Cantù 90-81
Parziali: 1/4 17-26 (17-26) – 2/4 30-16 (47-42) – 3/4 19-18 (66-60) – 4/4 24-21
Segafredo Virtus Bologna: Punter 5, Pajola, Taylor 11, Baldi Rossi, Cappelletti 2, Kravic 26, Aradori 26, Berti n.e. M’Baye 14, Cournooh 2, Camara n.e. Qvale 4. All. Sacripanti.
Red October Cantù: Gaines 12, Mitchell 23, Blakes 5, Udanoh 16, Baparapè n.e. Davis, Tassone, La Torre, Pappalardo n.e. Quaglia n.e. Jefferson 22, Tavernari 3. All. Pashutin.


Luca Cocchi

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