18 Aprile, 2024

Memorial Porelli, la Virtus batte la Fortitudo

Memorial Porelli, la Virtus batte la Fortitudo
Photo Credit To Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Pallacanestro Bologna

In un PalaDozza che lascia più zone vuote, soprattutto come previsto nel settore Fortitudo, la Virtus fa suo senza grandi affanni il Memorial Porelli. La distanza esistente tra formazioni di categorie diverse dettate dai regolamenti è enorme, e sul campo si è vista, appena la Segafredo ha ingranato ed iniziato a difendere la partita è scomparsa. Quanto possa essere utile alle squadre una partita del genere non è chiaro, vero che una partita di preseason con oltre 4.000 persone difficilmente si vede se non in un derby, amichevole o meno che sia. Sugli scudi un Taylor che ispira e conclude, Qvale di sostanza così come Martin che ferma tutto quello che incontra, chirurgico Punter, meno presente M’Baye ben sostituito da Baldi Rossi mentre Cappelletti pare sempre più intraprendente con spazio preso anche per una botta subita a rimbalzo da Pajola.

Sacripanti sempre senza Aradori parte col solito quintetto già visto a lungo nelle prime uscite con Qvale in centro, la Effe pure lei senza sorprese con Fantinelli dotato di maschera protettiva per la recente infrazione al setto nasale. Mani gelide in avvio, del resto le 2 squadre non si sono mai allenate su questo campo impegnato dalla nazionale di Sacchetti e per 5’ il punteggio non si schioda da un modesto 4-6 combinato di tiracci a parte una bella schiacciata di Fantinelli. Appena si accende Taylor la partita cambia, le V nere stringono in difesa ed il cesto diventa piccolo piccolo per la Fortitudo. La 103 trova 3 punticini ai liberi negli ultimi 5’, le V nere dilagano ribaltando il divario per un +10 con solo 9 subiti. La differenza a rimbalzo, come prevedibile, è elevatissima.

Scende l’intensità nel secondo quarto, pare di essere con largo anticipo nel tempo dei rifiuti, la Virtus segna il giusto ma la difesa chiude ogni varco creando problemi ad ogni tiro degli avversari. Si svivacchia col vantaggio sempre oltre le 10 lunghezze con bianconeri già tutti utilizzati a parte Berti ben prima della pausa lunga. Son 24 al 20’, con di nuovo Punter a siglare sulla sirena in un quarto ben guidato da Cappelletti. Prese le misure la Virtus ha trovato gioco ed individualità, l’intensità difensiva palesa la grande differenza tra una squadra di A1 ed una di A2, velocità ed atletismo completamente distinti, pure se in avvio la Fortitudo ha costruito bene finalizzando forzatamente poco, ancorandosi a Rosselli, non esente nemmeno lui da errori banali.

Si riparte con meno aggressività e difese più permissive, si iscrive all’incontro Hasbrouck ma dall’altra parte a turno segnano tutti, il divario rimane sempre oltre i 20. Martino prova la zona riponendola velocemente, poco cambia, la differenza sta tutta nell’atteggiamento Virtus, se pigia sull’acceleratore la partita non esiste. Son 25 all’ultima pausa con l’ex Virtus Hasbrouck autore di 16 punti nella frazione, quando i buoi son scappati da tempo.

C’è spazio anche per Berti nell’ultima frazione quando i giochi sono largamente chiusi in anticipo, nonostante un quintetto non proprio da battaglia il divario non cambia, rimanendo sempre oltre il +25, limato solo all’ultimo giro di lancette da tempo dei saluti. Nelle premiazioni finali da segnalare il trofeo MVP assegnato a Tony Taylor, il play Virtus che a metà del primo quarto ha spazzato vie eventuali ansie dei suoi prendendosi bei cesti ed ottime illuminazioni.

Virtus Segafredo Bologna-Fortitudo Lavoropiù Bologna 81-60
(19-9 42-18 66-41)
Virtus Segafredo Bologna: Punter 20, Martin 8, Pajola, Taylor 18, Baldi Rossi 10, Cappelletti 6, Kravic 4, Berti 2, M’Baye, Cournooh, Qvale 13. All.re Sacripanti.
Alma Trieste: Sgorbati n.e. Cinciarini, Mancinelli 6, Franco n.e. Benevelli 2, Leunen 5, Prunotto n.e. Venuto 5, Rosselli 12, Fantinelli 8, Pini 2, Hasbrouck 20. All.re Martino.

Luca Cocchi

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