Virtus, il preview del match contro l’Olimpia Milano

Incassati i primi punti di stagione nell’esordio di Trieste, la Virtus potrà provare a scalare l’Everest milanese con maggiore tranquillità, sapendo che anche giocano al 100% delle proprie possibilità il risultato dipenderà dall’approccio dell’Olimpia alla partita, avendo allestito in casa Armani la squadra più forte, completa e organizzata da quando re Giorgio ne ha preso il timone.

Le perle del mercato estivo hanno i nomi del play Mike James e della guardia Nemanja Nedovic, ma non da meno in fatto di operosità ed intelligenza sono gli arrivo di Brooks sommato a quello di Burns, entrambi con status d’italiano.

Il secondo fu a lungo cercato lo scorso anno proprio dalla Virtus, dopo aver concluso una stagione ad alto livello a Cantù ha monetizzato il tutto a Milano, qui avrà meno minuti ma in quelli potrà esprimere al meglio la sua energia, Brooks invece pare proprio il pezzo giusto per equilibrare il tanto talento a disposizione di coach Pianigiani.

Basilare la permanenza dei due centri Tarczewski-Gudaitis, coppia assolutamente illegale per il nostro campionato, da corsa pure in Eurolega. A completare il tutto l’intelligenza fuori dal comune di Micov, la poliedricità di Kuzminskas, l’inventiva (nel bene e nel male) di Jerrells e quanto potrà portare di buono Della Valle arrivato in estate in cerca della maturazione definitiva.

Dimenticare il metronomo Cinciarini non è facile, come voglia di rivalsa avrà l’ex Fontecchio, gli spari di Bertans possono uccidere, insomma, limitare Milano pare impresa improba. Pianigiani dovrà pensare a chi tenere fuori (8 stranieri a roster in campionato non possono giostrare), mentre Sacripanti dovrà elevare la difesa fin qui non sempre brillante se non per piccoli tratti e magari contare sulle fatiche meneghini, la squadra arriverà praticamente senza allenamenti a Bologna direttamente dalla sfida d’Eurolega a Podgorica.

L’entusiasmo deve contagiare tutte le V nere in questo derby d’Italia (43 scudetti in bacheca), certamente l’ambiente aiuterà, ma domenica servirà una continuità maggiore, partenze come quella di Trieste, o finali in stile Neptunas difficilmente saranno proponibili, anche non scoraggiarsi diventerà basilare, e sapendo che la sfida è ardua testare qualche soluzioni non ancora proposta potrebbe pure rivelarsi buona cosa, tipo una difesa provata solo in allenamento o quintetti con 2 lunghi piuttosto che senza un centro di ruolo per stanare il Gudaitis della situazione dal pitturato dove è re indiscusso.

Difficile da fare, bellissima da vincere, sognare costa nulla, mal che vada martedì sarà già tempo per dimenticare e ripartire con l’impegno casalingo di BCL.

Luca Cocchi