28 Novembre, 2023

Fiba-Euroleague, è guerra aperta

Fiba-Euroleague, è guerra aperta

Secondo “Spicchi d’Arancia” è sempre più guerra aperta tra la Federazione Internazionale e l’Euroleague. A oggi pare che le squadre che hanno firmato un accordo triennale per l’Eurocup siano Reggio Emilia, Sassari e Trento e sono a rischio  dalla Fip che si riunirà oggi pomeriggio per decidere eventuali sanzioni.

Champions League: Avellino e Cremona in pole

Due accessi diretti tra le 24 squadre della stagione regolare più uno ai preliminari con 32 squadre in lizza per 8 posti nella nuova Basketball Champions League presentata dalla FIBA a Parigi. Alla riunione che ha illustrato format e incentivi economici della nuova competizione, oltre ai vertici di FIP e LegaBasket, erano presenti rappresentanti di Avellino, Bologna, Cantù, Cremona, Pistoia, Venezia e Varese, che ha sfruttato l’occasione per discutere con i vertici FIBA della fattibilità della sua candidatura per ospitare le Final Four della FIBA Europe Cup 2015-16. In totale il montepremi messo in palio è di 4,4 milioni di euro (340.000 alla vincitrice del torneo; 100.000 euro di minimo garantito per tutte le partecipanti). 
Rispettando oggi i vincoli con Euroleague delle società italiane, la classifica della serie A prevederebbe accessi alla Champions League per Cremona e Avellino (rispettivamente terza e quarta) e ammissione ai preliminari per Pistoia (quinta) anche se poi farà fede il miglior piazzamento nei playoff con il 
piazzamento della stagione regolare che servirà per spareggiare. Possibile comunque un ulteriore accesso qualora Varese vinca la FIBA Cup 2015-16 (con un posto tra le 24 della regular season) o si qualifichi alle Final Four (con l’ipotesi di una Wild-Card per le qualificazioni). Le 24 squadre non ammesse alla Champions League torneranno in gioco in FIBA Cup, che dovrebbe comprendere 64 squadre (con altri due accessi per l’Italia).

Via libera a Milano, le italiane di Eurocup
rischiano una sanzione dalla Fip

Rischiano solo Sassari, Trento e Reggio Emilia nella querelle tra FIBA, FIP ed Euroleague. Le tre firmatarie della licenza triennale di Eurocup sono in una situazione diversa da quella di Milano: per l’EA7 ci sarebbe una sorta di sospensiva legale da parte della FIBA, che riconosce alle 11 società in possesso della licenza A triennale in scadenza al 30 giugno 2017 un diritto acquisito da non confondere con la licenza decennale firmata a novembre 2015. La situazione delle altre italiane è complessa: nei regolamenti validi a livello mondiale, la FIBA statuisce che la federazione nazionale approvi l’iscrizione delle società a competizioni per club dalla FIBA stessa, quali non saranno più le prossime edizioni di Eurolega ed Eurocup. La FIP ha quindi preannunciato che nel Consiglio Federale di domani rigetterà la delibera approvata giovedì dalla LegaBasket che garantiva libertà di scelta ai suoi club sulla partecipazione alle coppe. L’articolo 9 comma E dello statuto FIBA inserisce tra gli obblighi di una federazione nazionale quello di mettere in atto regole in grado di garantire l’esclusione di un club dal campionato nazionale qualora si iscriva a una lega non riconosciuta. Nel Regolamento di Giustizia della FIP non si ravvisa però una simile fattispecie giuridica; la soluzione più probabile è che il Consiglio di oggi pomeriggio dia mandato per un’indagine alla Procura Federale, ravvisando l’ipotesi di violazione del principio di lealtà e correttezza da parte di chi si è impegnato per l’Eurocup senza passare attraverso il parere della FIP (anche se formalmente nessuna richiesta è stata presentata alla federazione che ufficialmente non ha potuto rigettare nulla), che potrebbe costare una penalizzazione di punti in classifica. Resta comunque il dubbio legale relativo alla possibilità di imporre la partecipazione all’una o all’altr amanifestazione nel contesto di un’attività di società professionistiche, che potrebbero rivolgersi all’Antitrust per vedersi riconoscere i loro diritti.

Fonte: Spicchi d’Arancia

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