Momento di conflitti ai piani alti del basket italiano tra Fip e Lega, con oggetto del contendere la nascita della nuova Champions League già motivo di discussione a colpi di dichiarazioni ed azioni legali a livello europeo tra la Fiba e la Euroleague ed Eurocup, dove le ultime due si vedrebbero togliere partecipanti, facciamo il punto della situazione.
Il ritrovo della Giunta Nazionale a Palermo
Nei giorni scorsi (22 marzo) il Coni, si è riunito con la Giunta Nazionale a Palermo e al punto del basket (che è quello a cui siamo interessat) dopo ampia discussione ha deliberato quanto segue: “Invitiamo la FIP a verificare con urgenza se l’operato della Lega basket di Serie A si ponga in contrasto con i principi dell’ordinamento sportivo nazionale ed internazionale e, nel caso, adottare anche nei confronti della Lega tutti i provvedimenti utili al ripristino del rispetto dei principi necessari a garantire il regolare avvio e svolgimento delle competizioni sportive di alto livello, nazionali e internazionali”.
La risposta della LegaBasket
Lo stesso giorno è arrivata una nota della LegaBasket con un comunicato in merito alle decisioni della Fip a nome del presidente Fernando Marino:
“Non si comprende a quale titolo la Federazione risolva una Convenzione che scade il 30 giugno 2017. Se esiste un giusto motivo per risolvere l’accordo, occorre che la Federazione dica espressamente quella sia tale causa. Non è sufficiente richiamare una presunta violazione del principio di centralità della FIP e del dovere di osservare le disposizioni del CONI, della FIBA e della FIP, che, secondo la ricostruzione della Federazione, sarebbe stata messa in atto da questa Lega con la delibera del 17 marzo u.s. Questa Lega e i club ad essa associati ribadiscono con forza il principio di centralità della FIP e, con altrettanta forza, osservano, e continueranno ad osservare, nel modo più scrupoloso, le disposizioni del CONI, della FIBA e della FIP. Con la delibera del 17 marzo, assunta dalla Lega all’unanimità, e ripetiamo, all’unanimità, la Lega ha aderito al progetto della “Fiba Champions League”, divenendone anche azionista, ribadendo tuttavia un principio che la stessa Fiba e la stessa FIP hanno avallato da almeno 15 anni: e cioè quello di poter partecipare a competizioni, o essere associati a organizzazioni, che oggi non sono più riconosciute dalla Federazione Internazionale. Un principio di libertà che non è stato espresso unilateralmente da codesta Lega, né tantomeno dai club ad essa affiliati, con la delibera oggi tanto contestata dalla Federazione. Da almeno 15 anni i club italiani e di tutta Europa hanno partecipato, e partecipano oggi, alle competizioni non organizzate dalla Fiba e non per questo i club e le relative leghe sono stati penalizzati da tale partecipazione. È evidente che esiste un problema di natura legale. Ma questo problema, che non è stato risolto da nessuno in tutti questi anni, va oggi risolto non attraverso procedimenti sanzionatori, ma all’interno di un percorso che veda coinvolte tutte le istituzioni del basket a livello nazionale e internazionale. Nell’ ambito delle norme e dei principi sopra richiamati, la Lega proseguirà in tale percorso la prossima settimana, quando sarà convocata un’apposita Assemblea”.
La situazione a oggi
Secondo “Spicchi d’Arancia” ci sono sei società (tra cui la Virtus) che hanno chiesto le dimissioni di Fernando Marino, dopo la spaccatura con la Fip che di fatto ha azzerato i poteri della Lega.
La LegaBasket si spacca sulle risposte da dare alla FIP dopo la revoca della convenzione che ha azzerato i suoi poteri relativi a tesseramenti e gestione del calendario. Formalmente l’organismo di Bologna non ha più poteri di sorta sin da ora, sebbene per prassi abbia proseguito oggi a gestire gli aspetti burocratici dei tesseramenti emettendo la consueta nota relativa a nuovi tesseramenti e rescissioni; la gestione del calendario playoff passerà certamente in carico al Settore Agonistico della FIP. Il presidente Marino, appoggiato da Stefano Sardara e da un gruppo di club, vorrebbe mantenere la data fissata del 5 aprile per tenere un’assemblea che stabilisca la posizione da assumere nei confronti della FIP, la cui richiesta inderogabile è quella di far desistere Trento, Sassari e Reggio Emilia dai propositi di iscrizione all’Eurocup e l’emissione di una delibera che confermi l’adesione di tutte le squadre italiane (fatto salvo il diritto acquisito di Milano) alle competizioni riconosciute dalla FIBA. Milano, Bologna e altre quattro società hanno chiesto le dimissioni di Marino e una decina di club si sono autoconvocati per una riunione informale che dovrebbe svolgersi martedì o mercoledì.
L’idea sarebbe quella di trovare una figura con provata esperienza a livello regolamentare (tra i nomi al vaglio l’expresidente GIBA, avvocato Giuseppe Cassì) che possa gestire a livello politico la situazione con la FIP, evitando un’ulteriore inasprimento dei toni evidenziato dalla nota emessa oggi nella quale la Federazione “registra reazioni da parte della LegaA improntate ad un perdurante atteggiamento conflittuale e legalistico, dal quale sembra emergere una mancanza di presa di coscienza della serietà e della gravità del problema che si sta concretizzando”. Per sfiduciare l’attuale presidenza servirà la maggioranza dei due terzi dei voti (11 su 16).