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Kenny Lawson: “Orgoglioso della Virtus”

Dall’altra parte del mondo, Kenny Lawson Jr. si gode l’aria del Pacifico, quel profumo di mare e California che l’ha accompagnato fin dall’infanzia vissuta nella sua Oceanside, trentotto miglia a nord di San Diego. E’ un uomo nuovo: poco più di un mese fa, il 2 luglio, si è sposato in Nebraska con la sua Ashley, e l’entusiasmo con cui racconta quel momento, mostrando le foto dell’evento, è un manifesto di felicità. Sarà un’altra vita anche qui, quando tornerà in Italia per affrontare una nuova avventura nel campionato di Serie A2 Citroen, che ormai conosce bene, ma questa volta con la canotta della Virtus Segafredo Bologna. Sono i giorni dell’attesa, quando vorresti che tutto iniziasse tra un attimo.

La Virtus

Giocare nella Virtus significa molto per me, sono al corrente della tradizione e della storia di questo club e credo che poterne far parte sia qualcosa che anche in futuro ricorderò con orgoglio. Sono felice di essere stato scelto per aiutare questa società a cercare di riconquistare la Serie A. Chi mi ha convinto? I miei agenti, Federico Paci, Neal Rosenshein e Daniel Ravitz hanno fatto un grande lavoro spiegandomi quanto appeal avesse questa società, e in loro credo molto. Anche Daniele Bonessio, compagno di squadra a Recanati e oggi grande amico, mi ha parlato benissimo del club e di manager e proprietari, decantandomene la professionalità. Non ho ancora avuto l’opportunità di parlare con Gm e proprietà, ma me ne hanno parato benissimo e non vedo l’ora di incontrarli”.

La prima telefonata di coach Ramagli, intanto, è già arrivata.

Prima di firmare l’ho sentito, abbiamo fatto una bella chiacchierata che mi ha convinto della scelta. Io e i miei compagni abbiamo una grande opportunità per riportare ad alta quota la Virtus”.

Un anno di Italia alle spalle. Abbastanza per farsi un’idea precisa di questo Paese e di questa pallacanestro.

Dell’Italia amo tante cose, tra i Paesi in cui ho giocato è uno dei miei preferiti in assoluto. E il cibo è certamente la cosa che mi piace di più. Quanto al basket, credo che i giocatori italiani abbiano ottime qualità, e soprattutto giocano una pallacanestro molto veloce e di squadra, ed è per questo che mi piace giocare da voi”.

Conosciamolo meglio

Ecco quello che dovremo attenderci in campo da Kenny Lawson raccontato da lui stesso. “Credo di essere piuttosto versatile, posso giocare in diverse posizioni in campo, e penso anche che la mia capacità di giocare sia dentro che fuori area mi rendano differente, come lungo. Inoltre, mi ritengo uno che gioca per la squadra, mi piace giocare un basket veloce e d’insieme, non penso soltanto a me stesso. Certo, ci sono molti dettagli in cui posso e devo migliorare: velocità, passaggio… Vorrei crescere sempre in ogni aspetto del gioco, la cosa importante è che coach Ramagli mi veda in azione per dirmi quello che mi serve per lavorare duro ed essere utile alla squadra”.

Un anno di Serie A2 a Recanati. Un’idea se l’è fatta, ed è anche piuttosto precisa.

E’ una lega molto valida, diversa perché con 32 squadre diventa molto più difficile vincerla, ma credo che questo la renderà ancora più competitiva. La qualità è alta, le squadre non sono guidate da due-tre giocatori che giocano per sé stessi, ma sono gruppi veri nei quali ognuno può trovare il proprio ruolo per fare della sua squadra una realtà vincente”.

Come a Recanati, avrà il numero 25. Ormai una tradizione.

Ai tempi della high school, arrivai un po’ tardi durante la stagione nella mia squadra e trovai disponibile soltanto quello. Non c’era una ragione precisa, ma da quel momento è diventato il mio numero e non ho mai più desiderato di cambiarlo”.

Fonte: Marco Tarozzi (www.virtus.it)

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