05 Ottobre, 2024

Virtus U20, le parole di Federico Vecchi

Virtus U20, le parole di Federico Vecchi
Photo Credit To www.virtus.it

Il Settore Giovanile di Virtus Unipol Banca è ai blocchi di partenza, pronto ad iniziare sul campo la nuova stagione. Una chiacchierata a tutto tondo con il suo responsabile, Federico Vecchi, ci aiuta a delinearne progetti ed obiettivi. Ascoltandolo si respira un’aria buona, una sensazione positiva che viene dal lavoro intenso e ben programmato.

Nonostante la prima squadra venga da una retrocessione, che ha lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente, il segnale più incoraggiante per il progetto del settore giovanile è che la società non solo ha mantenuto i propri impegni, ma li ha addirittura rilanciati. Un motivo d’orgoglio, che ci dà grande soddisfazione e allo stesso tempo ci responsabilizza, perché ancora più di prima percepiamo che per la Virtus il settore giovanile è una parte strategica di tutta l’attività”.

Il fiore all’occhiello sono quei quattro ragazzi approdati alla prima squadra in Serie A2, e non certo in ruoli da comprimari.

Ho sempre sostenuto che il principale obiettivo di un settore giovanile sia quello di crescere giocatori. E’ una visione che la dirigenza condivide, un’idea comune su cui siamo ben allineati. Il fatto di fare il campionato di A2 da questo punto di vista facilita i nostri ragazzi, perché permette loro di avere un livello più raggiungibile e immediato in cui trovare spazio. Un’occasione per chi è coinvolto, ma anche un esempio per chi gioca ancora nelle squadre del settore giovanile e grazie a loro vede davanti a sè un sogno ambizioso ma raggiungibile, quello di giocare un giorno nella prima squadra della società in cui si è formato”.

La centralità del settore giovanile è testimoniata dalla volontà di rafforzarne le singole squadre.

Anche quest’anno abbiamo la foresteria piena, con quattro ragazzi nuovi rispetto alla scorsa stagione, a compensare ampiamente l’unica uscita (quella di Vercellino, ndr). Il nostro reclutamento è stato mirato e ci permette di alzare ulteriormente la qualità dei giocatori che fanno parte del nostro progetto. Quest’anno abbiamo anche inserito due ragazzi estoni, Jurkatamm e Peterson. Anche questo è un passo avanti, soprattutto per me che per la prima volta sono coinvolto nel reclutamento di giocatori stranieri. Significa aprirsi un po’ alle realtà oltre confine”.

La riorganizzazione passa anche dalla formazione di un gruppo che nella passata stagione non c’era, quello dell’Under 20.

L’anno scorso ero al primo anno in questo ruolo, e tutti insieme scegliemmo di non intraprendere la strada dell’Under 20. Quest’anno abbiamo avuto più tempo per ragionarci, decidendo di partecipare al campionato DNG. Va chiarito che stiamo parlando, in fondo, di una categoria ponte tra settore giovanile e senior: non si tratta di una squadra canonica, formata da ragazzi che si allenano ogni giorno insieme, ma di un gruppo in cui qualcuno è già impegnato anche con la prima squadra, qualcun altro è in doppio tesseramento in campionati Senior, e alcuni Under 18 contribuiscono a completare l’organico. Una sorta di laboratorio che permette ai giocatori di avere partite di buon livello in cui confrontarsi, proprio perché alcuni di loro sono alla prima esperienza tra i “grandi” e hanno necessità di avere ancora una lingua di settore giovanile. È la parte finale di un percorso che canonicamente finirebbe con l’Under 18”.

L’attenzione al mondo intorno, soprattutto a quello più vicino e confinante, cresce proporzionalmente alla solidità del settore.

Abbiamo cercato, principalmente grazie all’esperienza specifica nel settore del nuovo Gm Julio Trovato, di potenziare e rilanciare con svariate iniziative i rapporti con le società e le scuole del territorio. Abbiamo intensificato incontri e collaborazioni con le realtà della pallacanestro bolognese. Organizziamo un torneo di minibasket, in occasione delle partite casalinghe della prima squadra, che è un modo per far vivere dall’interno l’Unipol Arena ai nostri ragazzi e a quelli delle società che di volta in volta invitiamo. Abbiamo ampliato il progetto scuole, sia coinvolgendo gli studenti con delle promozioni per seguire le partite della prima squadra, sia con una serie di incontri direttamente mirati all’avvicinare nuovi ragazzini al nostro centro minibasket”.

Minimi cambiamenti, in un gruppo di lavoro collaudato.

Lo staff, confermato nella sua totalità, era già molto qualificato. L’unica aggiunta è in realtà un importante ritorno, quello di Cristian Fedrigo, che alza ulteriormente la qualità dei nostri allenatori. Sono fiero e soddisfatto di avere una squadra di collaboratori di cui tutti riconoscono la competenza e la professionalità: gli allenatori,  i preparatori fisici e lo staff sanitario fanno un lavoro integrato con lo staff tecnico, occupandosi quotidianamente di tutti i gruppi del nostro settore giovanile. Insieme, a mio parere, avevamo svolto un ottimo lavoro, ed insieme continueremo a sviluppare il nostro progetto”.

Fonte: Marco Tarozzi (www.virtus.it)

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