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Virtus, vittoria col brivido in extra time

di Massimiliano De Panfilis

Strepitosa vittoria della Obiettivo Lavoro in una maratona assoluta, per cuori forti, che la Virtus ha controllato dall’inizio ma é riuscita a chiudere solo dopo 3 tempi supplementari. Un’altalena di emozioni, un ottovolante impazzito che ha entusiasmato i quasi 6000 presenti. Aldilá dell’aspetto emotivo, é stata una Virtus convincente sotto tutti i punti di vista, a partire dal nucleo italiano, essenziale, per arrivare alla truppa degli stranieri, tutti utili e fondamentali per questi due punti che potrebbero dare la svolta al campionato dei ragazzi del presidente Bertolini.

Primo quarto
Palla a due bianconera ed é subito Michele Vitali dall’angolo a segnare la tripla che apre il punteggio, Anosike replica con i primi punti della sua nuova avventura, facendo a sportellate a più riprese con Pittman. La OL preme sull’acceleratore: Fontecchio di pura volontà ne mette due dopo due rimbalzi offensivi, Pittman affonda una schiacciata in solitaria grazie al regalo del duo Reynolds-Anosike, ancora Vitali schiaccia in contropiede per il 9-4 dopo 4′. Kadji in acrobazia ne mette due difficili, ma la faccia dei ragazzi di Valli é quella giusta ed è ancora Simone Fontecchio a trascinare i suoi sui 28 metri di campo. La difesa bolognese non concede spazi ai pugliesi, la determinazione fa arrivare i padroni di casa primi sulle palle vaganti (da applausi Vitali), Kenny Hasbrouck fa il suo secondo esordio con le VuNere dopo 6 minuti e alla prima palla toccata la mette dall’arco costringendo Bucchi al timeout. Brindisi non trova varchi e batte in testa, Cuccarolo stoppa Gagic e Fells guadagna due liberi per il +10 Virtus (16-6 al 7′) e realizza una tripla liberatoria in transizione. Odom si fa fermare da Zerini, ma la Enel vede il canestro piccolissimo, trovando solo qualche punto dalla lunetta con Banks. Courtney Fells é ispirato e si vede, Brindisi trova ossigeno con le iniziative di Cournooh sul finire di parziale.

Secondo quarto
Valli lascia in campo Hasbrouck seppur con due falli, la Enel comincia con una grinta non mostrata in precedenza che concretizza con un canestro ed un recupero che fanno contento Bucchi, Pittman viene cercato continuamente, dapprima sfonda su Gagic e si va a spiegare con l’arbitro prima di riprendere posizione in difesa, poi subisce fallo da Cardillo, ma non trova mai la via dei punti. Fontecchio al volo da Hasbrouck strappa applausi alla Unipol Arena ma nell’azione successiva il 17 fa stoppare da Cournooh e commette il terzo personale. La Obiettivo Lavoro si mangia un contropiede con Odom, ma si redime con la difesa e Vitali la mette dalla lunga prima che lo staff bianconero chieda minuto per chiarire alcuni aspetti (27-18 al 14′). Gino Cuccarolo vanifica con due errori dalla lunetta e due errori clamorosi da sotto un paio di buone azioni, coach Valli gli dà fiducia nel il quintetto con quattro italiani (Odom unico straniero) che trova punti con Mazzola che mette anche l’aggiuntivo. Odom si attorciglia e ne mette due belli in avvicinamento, Mazzola costringe Kadji all’infrazione di passi e si vede un discreto basket che porta di nuovo la Virtus al +10 (34-24 al 16′). Bologna é viva ma qualche errore di scelte e al tiro permette agli ospiti di rifarsi sotto trascinati dalla regia illuminata Scottie Reynolds, ci pensa comunque ancora Mazzola con uno splendido finger roll in caduta col fallo a riavviare il motore bianconero. Fontecchio prosegue nella sua solida gara raggiungendo la doppia cifra personale, Odom ferma Banks in contropiede in maniera pulita, ma non per gli arbitri e il bomber col numero 0 è implacabile a gioco fermo. Fells ribadisce col punto esclamativo un errore di Fontecchio, e nonostante Gagic tenga a contatto i suoi, l’ultima azione della OL é splendida e permette a Odom di metterla con comodità dal l’angolo, per un primo tempo soddisfacente.

Terzo quarto
Fontecchio mette la bomba su assist di Gaddy, Pittman dopo aver passato l’intervallo a fare stretching in semi gancio realizza su Anosike che gli rende pan per focaccia dall’altra parte. Vitali e Mazzola sono ispirati e precisi al tiro e regalano il massimo vantaggio ai suoi col +16, la Obiettivo Lavoro continua a dominare a rimbalzo e la Enel contribuisce con qualche regalo che fa spazientire coach Bucchi. Il pubblico apprezza lo spirito di sacrificio totale di Vitali che recupera anche palloni insperati, Fontecchio stoppa Scott al ferro ma gli arbitri ritengono che la parabola sia discendente, annullando il suo sforzo, Brindisi col talento dei singoli prova a rintuzzare ma é Abdul Gaddy con il primo tiro e relativo centro da 3 a fermarli (59-44 al 25′). Qualche errore fisiologico non deprime i ragazzi di Valli che comunque preferisce fermarsi a parlarne, al rientro la palla recuperata é un buon segnale, il solo Cuccarolo non riesce a trovare la chiave di volta della partita a volte per demeriti suoi, altre volte per pura sfortuna. Scott riporta i suoi sotto di 9 con canestri di forza, l’ennesima palla persa degli emiliani non genera scoramento ma é evidente che la palla si ferma troppo rispetto a prima e le iniziative personali non portano lontano. Fells recupera un ottimo pallone ma il tabellone della Virtus non si muove per oltre 5 minuti, Odom pur liberissimo da 3 sbaglia grossolanamente, Hasbrouck si divora due punti e viene fischiato canestro buono a Brindisi su una stoppata presumibilmente buona di Fells, che non riesce a tirare sull’ultima azione.

Quarto quarto
Scott prosegue la sua dominanza in area con un rimbalzo offensivo di qualità ma finalmente si torna a segnare anche in Virtus: ci pensa Dexter Pittman da sotto a dare una boccata d’aria con un appoggio e una schiacciata in transizione, coronata anche dal fallo subito, anche se non realizzato. Gaddy recupera una palla di Brindisi, lotta a rimbalzo ma non mette sempre in ritmo i suoi compagni, Bucchi cambia tre quinti dei suoi uomini in campo ma la prima azione é un trionfo della difesa bianconera, Odom costringe Banks ad un airball sulla sirena dei 24″ e si segna pochissimo anche se la Enel trova qualche crepa tra le maglie delle VuNere (63-58 al 34′). Brindisi vince una palla vagante che Anosike schiaccia con facilitá, segno dell’inerzia cambiata, la OL non mostra piú la lucidità necessaria per arginare gli ospiti, Pittman commette il quarto fallo in attacco e si accomoda in panchina. Banks é il leader dei biancoblù che impatta la gara a quota 63 a 5′ dal termine, Gaddy in entrata riporta avanti i suoi e poco dopo gli arbitri fischiano un fallo a Vitali molto dubbio che inviperisce i presenti di fede bianconera. Lo stesso Vitali viene beffato dal ferro ma non demorde attaccando con costanza il ferro, e ruggisce veementemente quando finalmente gli viene fischiato fallo a favore contro Reynolds che lo spingeva. Il play barbuto la impatta nuovamente in contropiede a 67 ma Gaddy buca la zona chiamata da Bucchi con un sottomano lento ma efficace. Scott trova un canestro da circo e anche il fallo addizionale, imitato da Reynolds poco dopo che limitano gli effetti dell’antisportivo fischiato a Kadji. Per non farsi mancare nulla, Scott replica con un altro centro notevole, ma Pittman riporta avanti i suoi 75-74 con un putback da rimbalzo offensivo. Reynolds manca la tripla ben mancato da Gaddy e lo stesso fa Mazzola, ultima azione: Kadji prende un tiro da 3 liberissimo di fronte alla panchina Virtus ma lo sbaglia, Pittman recupera il rimbalzo e viene mandato in lunetta (mentre Valli catechizza il gruppo degli italiani sulla linea laterale). 1/2 aiutato dal tap out di Kadji, Reynolds si butta dentro e trova il quinto fallo di Vitali: bolgia alla Unipol e bandiere sventolanti a disturbo del play di Brindisi che però é glaciale e la impatta a 4″38 dal termine. Dopo il timeout, il tiro preso da Gaddy é ottimo ma di qualche centimetro corto. Servono almeno altri 5 minuti.

Extra time
Completamente fuori controllo da ogni logica, due pugili dei pesi massimi a scambiarsi colpi su un ring, il primo termina con il canestro allo scadere in giro e tiro di Gagic dopo che la Virtus lo aveva condotto per tutti e 5 i minuti, nel secondo OT è Fells a dare la scossa ai suoi e mantenere quel residuo vantaggio fino a quando un indomabile Reynolds regala l’ultimo vantaggio ai suoi al 49°. Ancora Fells proprio davanti alla panchina dell’Enel segna un solo rete che genera il tripudio generale ma ancora il barbuto la pareggia di tabella. Nell’ultimo parziale la Virtus prende il largo e domina, mentre Brindisi non ne ha abbastanza, Mazzola e Hasbrouck la chiudono nel migliore dei modi e finalmente la festa può cominciare.

Obiettivo Lavoro Bologna-Enel Brindisi 76-76
Parziali: 1/4 22-14 (22-14) – 2/4 24-22 (46-36) – 3/4 13-16 (59-54) – 4/4 17-24 (76-76)
Extra Time: 9-9 (85-85) –  11-11 (96-96) – 19-13 (115-109)
Obiettivo Lavoro Bologna: Mazzola (18); Pittman (13); Gaddy (11); Fells (23); Fontecchio (13); Oxilia (0); Odom (9); Fabiani (n.e.); Cuccarolo (0); Hasbrouck (11); Vitali (17). All. Giorgio Valli.
Enel Brindisi: Cournooh David (5); Scott (22); Banks (30); Reynolds (16); Gagic (19); Kadji (6); Fiusco (n.e.); Zerini (3); Anosike (8); Cardillo (0); Marzaioli (n.e.); Harris (0). All. Piero Bucchi.
Tiri dal campo: Virtus 32/60 (9/30 da tre), Brindisi 33/67 (4/19 da tre).
Tiri liberi: Virtus 24/33, Brindisi 31/37.
Rimbalzi: Virtus 53, Brindisi 46.
Assist: Virtus 13, Brindisi 13.
Palle recuperate: Virtus 13, Brindisi 12.
Palle perse: Virtus 18, Brindisi 15.
Falli subiti: Virtus 29, Brindisi 34.
Arbitri: Begnis, Biggi, Caiazza.

Fonte: www.virtus.it

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