Salita ieri nel pomeriggio alla volta di Bormio, oggi la Fortitudo Kontatto Bologna sarà impegnata nel primo dei due incontri contro l’EA7 Olimpia Milano dell’ex coach biancoblù Jasmin Repesa, al Valtellina Basket Circuit.
Sulle colonne del “Corriere dello Sport-Stadio” di questa mattina troviamo un’intervista di Damiano Montanari al Direttore Sportivo della Fortitudo Kontatto Davide Lamma.
“La squadra è stata fatta. A luglio abbiamo completato un roster in linea con le aspettative di Boniciolli. In questo momento non vedo oggettivamente spazi enormi per migliorarla ancora”.
Neanche se arrivasse un’occasione come fu l’anno scorso Amoroso, poi autore di una grande stagione?
“Lui arrivò per risolvere una lacuna tecnica che era emersa dopo cinque mesi. Fu una mossa intelligente, anche se comportò un sacrificio economico per la società che credette in lui anche se sapeva che avrebbe dovuto affrontare tutta la rieducazione. Alla fine Valerio ha pagato l’investimento con i dividendi. Ma quando fu preso serviva un giocatore con quelle caratteristiche. Ora la squadra è completa in ogni ruolo con giocatori fatti e finiti che devono crescere e, in alcuni casi, confermarsi”.
All’eventuale arrivo di Delfino non direbbe di no.
“Chi non vorrebbe un giocatore come lui? Siamo vigili. Vediamo se la sua volontà lo porterà ad un passo importante. Sicuramente comporterebbe un sacrificio economico, ma un giocatore di quel livello, con quel passato e con radici profonde in Fortitudo, comporterebbe un sacrificio più sereno”.
E Carraretto?
“In questo momento la situazione con lui è in standby. Qui ha fatto due anni e tecnicamente è indiscutibile da tempi non sospetti. Starebbe bene in qualsiasi squadra dalla Serie A alla serie D. Poi, come dicevo, questa Fortitudo è comunque già attrezzata per competere per l’obiettivo prefissato”.
Altre ipotesi al di là di Delfino o di Carraretto?
“Il mercato prende una parte minima dei miei pensieri e delle mie energie. Ci sono tante altre cose su cui sono concentrato”.
Nella sconfitta nell’amichevole con Princeton che Fortitudo ha visto?
“Abbiamo una completezza tecnica probabilmente superiore a quella dell’anno scorso. I cinque nuovi innesti sono giocatori forti che nel complesso possono essere più pericolosi di quelli della scorsa stagione. E anche il tasso tecnico del roster si è alzato”.
Gli americani hanno ben figurato.
“Sono due ragazzi in gamba, che si stanno inserendo molto bene nel gruppo. Roberts ha qualità come realizzatore ed è anche un ottimo passatore, oltre ad avere atletismo e tiro. Knox ha stazza, movimenti da pivot, è molto abile nel pick and roll ed è un ottimo regista difensivo”.
Da ex play come vede Candi e Ruzzier?
“Leo lo conosciamo. Michele è un giocatore super: dopo due anni in cui ha trovato poco spazio ha voglia di giocare e di avere responsabilità che a Venezia non aveva. Come tante grandi squadre abbiamo due play importanti che possono giocare insieme: hanno caratteristiche differenti e si completano. Saranno un grosso punto di forza della Fortitudo di quest’anno”.
Dopo il ko alla prima uscita, sulla carta è difficile aspettarsi successi oggi e domani contro corazzate come Milano e Galatasaray.
“Dalle amichevoli precampionato mi aspetto miglioramenti tecnici su quello che chiede il coach, che l’acido lattico sia smaltito e che emerga lo spirito combattivo che dovrà contraddistinguere questa squadra. Il risultato mi interessa poco: i due punti conteranno dal 2 ottobre”.
E mentre gli abbonamenti volano “la febbre di Fortitudo è sorprendente” la Virtus ha contrattualizzato Umeh. Loro hanno fatto una buona squadra. Questo renderà le cose ancora più affascinanti.