Fanalino di coda del campionato, un titolo scomodo per la Fortitudo che, dopo il mercato estivo altisonante, mai avrebbe immaginato di ricoprire tale ruolo. Bivio della stagione per i biancoblù e anche per Meo Sacchetti, colpevole di non riuscire a far rendere al meglio le sue stelle, sulla cui strada si pone la Germani Brescia del neo allenatore lombardo Maurizio Buscaglia, giudice del futuro dei bolognesi.
Palla a due ed è subito doccia fredda per gli ospiti: Burns e Cline fanno due su due e, in un amen, è 4-0. A due minuti dall’inizio si sblocca Bologna grazie a Happ, seguito a ruota da Aradori che regala il primo vantaggio ai suoi. Gli uomini di Buscaglia riprendono le redini dell’incontro con Burns e Cline (12 punti nel solo primo quarto), ma Banks prima finalizza un gioco da quattro, poi dà il là al massimo vantaggio bolognese (+5 a 5:58) che costringe i padroni di casa al timeout. Spezzata l’inerzia del match, risale la china Brescia, intaccando il tesoretto biancoblù con un parziale di 10-2 che ribalta il risultato in favore dei padroni di casa per 22-19.
Possesso pieno di distacco tra i due schieramenti al primo giro di boa, divorato in un amen dai centri di Saunders e Happ, che pareggia i conti dopo soli centoquaranta secondi. Un acuto quello di inizio secondo parziale che non trova seguito e anzi, vede sprofondare i biancoblù sotto i colpi di Burns, Ristic e Crawford, quest’ultimo mattatore dell’incontro all’intervallo con 13 punti. La Fortitudo si aggrappa alle proprie certezze, trovando la via del canestro con Happ, Withers e Saunders, ma le maglie difensive dell’Aquila sono troppo larghe e Brescia punisce gli ospiti, chiudendo all’intervallo sul 46-35.
Doppia cifra di vantaggio, frutto di un secondo parziale altamente prolifico (ben otto i punti segnati in più dai padroni di casa) che, al rientro dalla pausa lunga, si dissolve. Gli uomini di Buscaglia provano a dare continuità alla solida prestazione offensiva dei primi due quarti, ma Saunders, Happ e Aradori rosicchiano il tesoretto casalingo fino al -4. La sfida balla sui due possessi di distacco, prima che la Germani strappi la gara: Crawford e Cline aprono la forbice del distacco, prima che la pioggia di triple targate Chery, Moss e Kalinoski seppellisca la Fortitudo sotto 14 punti.
Finita in fondo al baratro, l’Aquila mette nel mirino il sottile spiraglio di luce in fondo al tunnel e torna a spiccare il volo, trascinata da un incendiario Fletcher che esplode nell’ultimo quarto con 8 punti in neanche un minuto e mezzo. Tornano a contatto Brescia e Fortitudo, ma la gioia dei biancoblù dura poco: chiude il parzialone esterno Crawford con una conclusione dall’arco, replicando allo stesso modo poco dopo e rispedendo indietro gli assalti degli avversari. Un duro colpo per la formazione di Sacchetti che, da quel momento in avanti, finisce in apnea: 8-0 interno che proietta verso la vittoria i padroni di casa e lancia in fondo al baratro gli ospiti. Tenta l’assalto finale con il coltello fra i denti Happ, (il migliore dei suoi con 23 punti complessivi), ma la Germani con il minimo sindacale controlla l’incontro e porta a casa i due punti.
Germani Brescia-Lavoropiù Fortitudo Bologna 99-85
Parziali: (22-19; 46-35; 71-57)
Germani Brescia: Bertini n.e., Cline 19, Vitali 1, Parrillo n.e., Chery 14, Bortolani n.e., Ristic 14, Crawford 24, Burns 12, Kalinoski 10, Moss 5, Ancellotti n.e.. All. Buscaglia.
Fortitudo Lavoropiù Bologna: Banks 11, Aradori 9, Mancinelli 2, Dellosto n.e., Saunders 20, Fletcher 12, Palumbo n.e., Fantinelli 3, Happ 23, Withers 5, Totè, Sabatini n.e. All. Sacchetti.
Fonte: Per gentile concessione di Lele Carl Malaguti di www.1000cuorirossoblu.it