Tra le mura amiche del PalaDozza, la Fortitudo cerca di dimenticare le difficoltà che incontra appena esce da Bologna. Due sconfitte in tre partite, entrambe in trasferta contro Lugo e Costa Volpino, sono un ruolino di marcia sicuramente inaspettato per una squadra costruita per la promozione. Ci sono stati problemi fisici – Samoggia e Valentini in precampionato, ora anche Sorrentino che potrebbe fermars un mese per l’infortunio al dito – ma anche le lacune strutturali che si temevano alla vigilia della stagione. “Dobbiamo essere concentrati per 40 minuti, altrimenti buttiamo via le partite. Serve più concretezza e meno bellezza – spiega coach Claudio Vandoni (foto www.fortitudobologna.it) – Non vogliamo alibi, noi siamo la Fortitudo, ma ci sono mancati tre giocatori da quintetto e sono serviti aggiustamenti“.
Domani (ore 18, diretta Nettuno Tv e Radio Nettuno) arriva Trieste ancora a zero punti come Bergamo, battuta dalla Eternedile nel debutto casalingo di domenica scorsa. La vittoria è un imperativo per la squadra di Vandoni: “Contano i fatti, se entriamo in campo pensando di aver già vinto faremo brutte figure. In questo momento del campionato non c’è nulla di scontato, tutte le partite vanno prese con le molle. Contro di noi segnano tutti, ma dobbiamo vincere e convincere prima di un trittico di gare complicate. Ci alleniamo come animali, non siamo molli, manca solo continuità e conoscenza“.
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