21 Settembre, 2024

Fortitudo, da dove si riparte

Fortitudo, da dove si riparte

di Giacomo Bianchi

Dopo la sconfitta di domenica contro Udine, la Fortitudo ha bisogno di ripartire. L’occasione per rifarsi è servita su un piatto d’argento, contro una squadra, la TFL Garcia Moreno di Arzignano che non sta certo brillando in questa prima parte di campionato. Ma, come ha più volte ribadito coach Vandoni, la DNB è un campionato difficile e nel quale non ci sono partite scontate, dunque guai a sottovalutare l’impegno esterno di domenica. Ma nonostante questo, non ci devono essere scusanti e i biancoblù hanno bisogno di una vittoria per riprendere il loro cammino.

IL CAMPIONATO DI ARZIGNANO. Record di 2-4 per i padroni di casa, che hanno una partita in meno rispetto alla Fortitudo poiché hanno riposato nell’ultimo turno. Il loro campionato è stato, fino ad ora, abbastanza deludente e si sono registrate anche sconfitte clamorose come il -30 in casa contro Bergamo e il -26 ad Udine. Entrambe le vittorie sono arrivate in casa, una alla prima giornata contro Trieste (ampio scarto, +27) e l’altra nell’ultima gara disputata, un +7 contro Crema. Sicuramente il calendario non li ha aiutati, ma la TFL si presenta come una di quelle squadre che punta tutto sulle vittorie casalinghe.

I NUMERI DI SQUADRA. Pur avendo una gara in meno, Arzignano è il secondo peggior attacco del campionato (per punti totali realizzati, non come media a partita), ma anche la squadra che ha la miglior difesa tra le ultime della classifica. È la squadra che perde più palloni del campionato (già 106, una media di 17 perse a partita) ma è anche la squadra che distribuisce più assist di tutto il girone (17.7 a partita, contro i 13.9 di Bologna). Il dominio biancoblù invece si ha a rimbalzo, dove la squadra è la migliore della lega per rimbalzi difensivi. Servirà proprio questo, dunque: aggressività e dinamismo sui portatori di palla, per costringerli alle palle perse che potranno regalare più possessi ai biancoblù. Per quanto riguarda gli altri numeri, le squadre più o meno vanno di pari passo: Bologna tira meglio sia da due (39% contro 38%), che da tre (35% contro 33%), ma la differenza è irrisoria. La percentuale dei liberi è invece bassa per entrambe, ma nella media rispetto alle altre squadre del torneo (73% contro 70% a favore della TFL).

I NUMERI DEI SINGOLI. Guardando i numeri dei singoli, non c’è nessuno che possa eguagliare le statistiche di Simone Zanottti, assoluto accentratore del gioco della TFL: per lui, centro ventiduenne di 100 kg e 208 cm, ci sono 18 punti, 9.8 rimbalzi e 2.3 assist di media a partita, ma anche 3.7 palle perse ed il 74% ai liberi. Il dato che salta maggiormente all’occhio riguarda il numero di tiri tentati: 12.2 a partita, esattamente il doppio del secondo tiratore della squadra (Faccioli, 6.3 a gara). Giocatore giovane ma sicuramente importante: spetterà a Iannilli e compagni tentare di bloccare le iniziative di un ragazzo che non disdegna il tiro da tre e che quindi cercherà anche il gioco lontano da canestro. È proprio contro questo tipo di giocatori che la Fortitudo è andata maggiormente in difficoltà, ma riuscendo a limitare lui si bloccheranno la maggior parte delle giocate avversarie.

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