
Dopo Roberts anche lo sloveno Mitja Nikolic pare essere messo sotto la lente d’ingrandimento da coach e società visto le prestazioni messe in campo dove l’esterno non ha particolarmente brillato nel mese in cui ha disputato contro Jesi, Forlì, Ferrara, Imola, Roseto, Piacenza e infine Recanati. Il ragazzo classe 1991 arrivato a Bologna il 19 settembre si è aggregato subito al gruppo in allenamento per ovviare alle incomprensioni tra Christopher Roy Roberts e coach Boniciolli quando lo statunitense era già in discussione ancora prima dell’inizio del campionato e il suo primo incontro dopo il taglio dell’americano è stato il 12 novembre contro appunto l’Aurora Basket Jesi. Nei suoi sette incontri disputati ha fatto segnare a tabellino una media di 9 punti a partita (3,29 da due e 70%, 4,29 da tre e 27%, 1,86 e 54% ai liberi, 4,85 rimbalzi di cui 0,71 offensivi, 1,29 palle perse, 0,71 recuperate e infine 1,86 assist). Dovesse continuare su questa strada e non convicere lo staff biancoblù, la società bolognese ha una clausola rescissoria in uscita in proprio favore che può utilizzare entro fine gennaio.
Delfino è sempre un sogno
La società biancoblù non ha ancora abbandonato il sogno che porta a Carlos Delfino, anche se l’ala piccola è fresca di un intervento chirurgico al piede sinistro (come riporta oggi “Spicchi d’Arancia”), l’italo argentino è dunque indisponibile almeno nell’immediato ma i biancoblù al momento sono obbligati a star fermi sul mercato in entrata almeno fino al 23 gennaio per via del jolly supplettivo già usato con Nikolic. Per accedere al mercato la Effe dovrà valutare la disponibilità di ali Bosman A in cerca di extracomunitari vistati ma comunque l’idea Delfino rimane sempre valida per il futuro anche perché staff tecnico e società sono indirizzati comunque ad assicurarsi in casa uno straniero di riserva, come ha dichiarato la scorsa settimana in un’intervista proprio coach Matteo Boniciolli: “Io l’anno scorso ero convinto avremmo vinto, e se avessimo avuto Flowers probabilmente staremmo parlando di un altro campionato, ma l’anno scorso per scelta e anche per motivi economici che vanno considerati, non abbiamo preso lo straniero di riserva, quest’anno lo straniero di riserva dobbiamo prenderlo. Perché siccome vogliamo andare in A1 o per meglio dire vogliamo tentare di andare in A1 perché ci sono anche gli altri, dobbiamo avere uno straniero di riserva”.
Nel mirino Bushati e Amoroso
È da un paio di settimane che si parla di mercato, i nomi fatti sono quelli del centro/ala grande classe 1980 di 2,03 Valerio Amoroso attualmente a Roseto e che nella scorsa stagione in Fortitudo ha fatto sentire il suo peso facendo molto bene e la guardia albanese Franko Bushati di 1,91 classe 1985 che la scorsa stagione disputò la fase finale proprio contro l’Aquila con la casacca della Leonessa Brescia, di cui fa ancora parte e che ha contribuito a portare in Serie A1.