A margine della conferenza stampa di Vandoni, è stato presentato Nazzareno Italiano (foto www.fortitudo103.it), il secondo innesto portato a Bologna da Luca Corbelli. Il ragazzo, che vestirà la maglia numero 31, scenderà in campo già domani nella trasferta di Lecco. Ha aperto la conferenza Dante Anconetani, con tre ringraziamenti importanti: “La prima cosa da fare è ringraziare la proprietà che ci ha permesso di tesserare due giocatori e ha dato la possibilità all’allenatore di avere più armi per il futuro. Ringrazio anche il coach che ci ha suggerito di visionare questi giocatori, che sono stati presi grazie al lavoro di Corbelli. C’è stato un lavoro di equipe e di questo sono molto contento.”.
In seguito ha parlato anche Luca Corbelli, presentando l’ultimo arrivato e facendo il punto sul mercato: “Italiano era il nostro secondo obiettivo di mercato dopo Carraretto, e siamo riusciti a raggiungerlo. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, adesso stiamo alla finestra e aspettiamo, ma la proprietà ci ha consigliato di continuare a guardarci intorno senza preclusioni: vediamo cosa succederà da qui al 28 febbraio, anche se non abbiamo alcun assillo”.
La palla è poi passata al protagonista della presentazione, Nazzareno Italiano, carico per la nuova avventura: “Ringrazio Anconetani e Corbelli che mi hanno voluto e mi hanno fatto subito sentire a casa. Ho parlato molto con il coach, che mi ha fatto capire le sue idee. Ho trovato uno spogliatoio unito, conoscevo già alcuni ragazzi per le esperienze al torneo dei Giardini Margherita.”. Ha poi puntualizzato il suo ruolo: un lungo, che può giocare sia da ala forte che da centro, ma con una lieve propensione anche a giocare da ala piccola, ruolo che però difficilmente gli vedremo ricoprire. La discussione si è poi spostata sulla tifoseria e su quello che si aspetta dal nuovo ambiente, anche dopo i tanti fischi presi lo scorso anno, quando esultò ripetutamente dopo un canestro segnato: “Da avversario giocare qua è emozionante: guardare la Fossa è come guardare un muro e fa tanta paura; è veramente il sesto uomo e spero che non tornino fuori le diatribe dello scorso anno, adesso gioco per loro”.
Timido all’apparenza, in realtà a volte il ragazzo va anche sopra le righe: “Sono un giocatore che a volte esagera, lo riconosco. É un aspetto del mio carattere che devo limare. In realtà alla squadra posso dare tanto in termini di agonismo e cuore”. E infine gli viene chiesto perchè ha accettato di vestire la canotta biancoblù: “Quando chiama la Fortitudo non puoi certo dire di no. In più, a Piacenza con i nuovi inserimenti, ci sarebbe stato il rischio di rimanere fuori e penso che questa sia la scelta migliore”.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright BasketCity