Alla vigilia della partita di domani sera contro Pordenone, ha parlato coach Vandoni. L’allenatore biancoblù ha iniziato la conferenza con un monologo, facendo presente tre aspetti fondamentali e tirando in ballo la società.
di Giacomo Bianchi
PUNTO UNO. “Per prima cosa voglio sottolineare che una delle cose più importanti che quest’estate ha fatto la società, sia stata far tornare Bebo Breviglieri. Il lavoro che lui sta svolgendo quotidianamente per il settore giovanile, mette anche noi della prima squadra nelle migliori condizioni: grazie all’apporto di ragazzi bravi e preparati, possiamo alzare il livello tecnico degli allenamenti. E questo dimostra quanto la società sia presente”.
PUNTO DUE. Stiamo vivendo un periodo di crescita: la squadra è unita, il gruppo si solidifica e sta bene insieme. Vi faccio un esempio: l’altra sera i ragazzi hanno cenato insieme con le teglie di lasagne fatte dalla mamma di Lamma. Questo significa unione e coesione. E nonostante questo, vedo ampi margini di miglioramento.
PUNTO TRE. Voglio tornare un attimo sulla società: questa squadra è serena, non le manca niente e per questo devo ringraziare anche il presidente Anconetani e il socio Muratori. Noi dobbiamo fare il massimo per muovere la classifica, ma dal punto di vista della tranquillità stiamo bene e sentiamo al massimo l’appoggio dei dirigenti”.
PORDENONE: “Sarà una partita molto difficile, loro non hanno mai perso in trasferta, sono primi per rimbalzi d’attacco e hanno il vantaggio di stare insieme da quasi due anni e conoscersi alla perfezione” Si è poi parlato di Iannilli, fermo ai box per un infortunio al gomito, ma che questa settimana si è allenato con dedizione, per quanto gli fosse consentito: “Non posso fargli fare le partitelle per evitare ricadute. Domani vedremo, non è al massimo ma ha dimostrato di volerci essere. Dovrò essere bravo a gestirlo”.
SORRENTINO: “La cosa per la quale gli do più meriti è che, nel periodo d’infortunio, ha sfruttato il tempo per capire i meccanismi della squadra, inserirsi ancora meglio ed essere presente. Lui adesso ha capito al cento per cento cosa voglio da lui, e questo mi rende felice”.