10 Ottobre, 2024

Vandoni: “Voglio la Effe di Orzinuovi”

Partita importantissima, quella che la Fortitudo dovrà giocare domani contro Montichiari. Sarà una sfida di alta classifica, una gara che decreterà il primo posto del girone. Alla vigilia dell’incontro ha parlato questa mattina coach Vandoni (foto www.fortitudobologna.it) in conferenza stampa:

MONTICHIARI. “Andremo a giocare su un campo difficile, contro una squadra forte e data tra le favorite ad inizio stagione, che sta rispettando i pronostici. Non aspettiamoci di fare 85 punti, loro sono una squadra molto fisica in difesa: rompono i ritmi e giocano tanto sulle linee di passaggio. In attacco hanno diverse soluzioni: è vero che giocano in contropiede, ma non fanno solo quello. Spero di vedere nei miei giocatori lo stesso atteggiamento mostrato ad Orzinuovi, quando mi tranquillizzavano sul fatto che avremmo vinto la gara”.

CI DIVERTIAMO. “Siamo sereni, siamo allegri e tranquilli. In più riusciamo a leggere bene le situazioni: siamo in grado di capire le cose che sappiamo fare bene e quelle dove andiamo in difficoltà. Questa squadra mi dà tante certezze, e tra queste la consapevolezza che riusciremo sempre a migliorare da qui al termine della stagione”.

AMBIZIONE. “Dopo le brutte partite di Lugo e Costa Volpino, siamo stati bravi a non deprimerci. Oggi invece vogliamo essere ambiziosi: il nostri futuro è domani a Montichiari, non più avanti. Non dobbiamo mai dimenticare le brutte prestazioni, dal secondo tempo con Udine al quarto periodo di Costa Volpino”.

STOJVOK E BONFIGLIO VS MONTANO E LAMMA. “I giocatori vogliono vincere, senza tanti derby interni. Montano domani dovrà essere pronto a subire la loro aggressività, ma ha dimostrato di potere reggere bene all’urto anche contro Cento, quando non avevamo nemmeno Lamma”.

SORRENTINO. “Quando io dico che abbiamo margini di miglioramento, faccio riferimento proprio a questo. A lui bisogna dare il tempo necessario per tornare in forma. Il suo ruolo? È una guardia, ma non mi interessa quanti punti faccia; ha gamba, un buon arresto e tiro, riesce ad andare forte in penetrazione: è la nostra guardia. Poi in difesa può difendere forte ed essere aggressivo: abbiamo bisogno di lui”.

GRILLI. “Sta bene fisicamente, ha recuperato dall’infortunio. È vero, prima di farsi male non stava facendo bene, ma nelle gare precedenti tirava con il 40% da tre e mi aspetto che torni ad essere quel giocatore lì”.

È IL GIRONE PIÙ’ DIFFICILE. “Si vince di più in trasferta? Assolutamente sì, in più lo scarto è molto ridotto e questo è sinonimo di grande equilibrio. Questo è un girone molto più difficile degli altri; se fossimo stati messi nel girone di Roma, probabilmente passeremmo metà settimana alle terme. È imbarazzante vedere la differenza con gli altri, soprattutto quelli del sud. Nel girone del centro, Siena è nettamente più forte delle altre, poi ci sono Cecina e Livorno che sono buone squadre ma poco altro”.

LE SQUADRE FORTI VINCONO DI PIÙ FUORI. “Difficile da spiegare, ma io ci metto anche il fattore arbitrale, con i direttori di gara che stanno facendo molto bene. Si approcciano a giocatori e allenatori con molta più serenità e questo trasmette tranquillità anche alla squadra. Poi anche noi siamo bravi a gestire le situazioni e mantenere la calma quando serve”.

A margine della conferenza stampa del coach, ha parlato poi Andrea Bianchini, vicepresidente Fortitudo, che ha fatto il punto sull’aumento del capitale fatto in settimana:

BIANCHINI: “Abbiamo fatto l’aumento di capitale, come era stato annunciato, in questo modo la Fortitudo è in una chiara condizione di sicurezza economica. Vendere? Noi non siamo attaccati alla sedia, ma nel caso dovessimo cedere, lo faremmo solo a persone che ci daranno la certezza di fare meglio di noi. Abbiamo ricevuta una lettera di intenti dal Principe, ma poi non c’è stato niente di più. Ci sono quattro nuovi soci pronti ad entrare, ma noi non vogliamo forzare la mano a nessuno. Lo faranno spontaneamente, quando sarà il momento. Siamo aperti ad accogliere chiunque, a patto che si tratti di persone ambiziose, con capitali ed idee, che dovranno poi essere valutate anche dal punto di vista umano”.

Giacomo Bianchi

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