05 Ottobre, 2024

Nba: i leader che non ti aspetti

Nba: i leader che non ti aspetti

Dopo due settimane di Regular Season, in vetta alle due Conference della Nba ci sono due squadre sorprendenti con lo stesso record: 7 vittorie e 1 sconfitta. A Est comandano infatti i Toronto Raptors, a Ovest davanti a tutti ci sono i Memphis Grizzlies. Faticano a carburare le big: i Cleveland Cavaliers, che avranno bisogno di tempo per amalgamare i “big three” – LeBron James, Kevin Love e Kyrie Irving – e per ora hanno un record in parità (3-3), sono ancora lontani da un concetto di squadra, mentre i campioni in carica di San Antonio (4-3) sono partiti a marce basse con Popovich a gestire le sue star (Ginobili e Duncan tenuti a riposo nella sfida di Houston, un “back-to-back”), anche se nelle ultime due notti hanno centrato vittorie pesanti sui campi di Clippers e Golden State.

TOP TEAM – In una Eastern Conference che fatica a riassestarsi dopo i movimenti estivi, i Toronto Raptors sono stati quelli più pronti a scattare dai blocchi di partenza. Aver mantenuto inalterato il nucleo che l’hanno scorso ha raggiunto i playoff è sicuramente una chiave importante, DeMar DeRozan (21,9 punti di media) e Kyle Lowry (18) sono in questo momento una coppia di esterni di alto livello a Est.

FLOP TEAM – I Los Angeles Lakers hanno perso le prime cinque partite della stagione prima di centrare un successo (ora il record è 1-6). Charles Barkley, commentatore Tnt, aveva detto che sarebbe rimasto a dieta fino alla prima vittoria dei gialloviola. Kobe Bryant, dopo un anno di stop, è rientrato alla grande e viaggia a 26,7 punti di media (capocannoniere), ma predica nel deserto di una squadra di una povertà tecnica estrema ed è costretto ad andare ancora più sopra le righe del solito (24 tiri tentati a partita).

MVP – Al suo terzo anno nella Lega, Anthony Davis è definitivamente esploso come stella di prima grandezza e l’impressione è che i margini di miglioramento siano ancora notevoli. L’ala dei New Orleans Pelicans viaggia a 24,8 punti (5° in tutta la Nba), 13 rimbalzi (1°), 4,17 stoppate (1°), 2,5 recuperi (5°) a partita.

ITALIANI – Non è stato un grande inizio di stagione per gli italiani. Marco Belinelli era partito bene con gli Spurs, ma si è dovuto fermare dopo 5 minuti della terza partita stagionale per uno stiramento all’inguine che dovrebbe tenerlo ai box fino al termine di questa settimana. Sta faticando a ritrovare il ritmo dopo l’infortunio Danilo Gallinari ai Denver Nuggets, che hanno iniziato malissimo la stagione (1-5). L’ex milanese viaggia a 6 punti di media in 18 minuti con il 22% al tiro. Ancora nessun minuto in campo, invece, per Andrea Bargnani  a New York e Gigi Datome a Detroit. Il lungo dei Knicks è fermo dalla preseason per uno stiramento al flessore, lo stesso infortunio che ha colpito l’ala dei Pistons dopo un paio di partite di stagione regolare nelle quali era comunque sempre rimasto in panchina.

LA CLASSIFICAEastern Conference: Toronto 7-1; Chicago 6-2; Miami e Washington 5-2; Brooklyn 4-2; Milwaukee 4-4; Boston, Atlanta e Cleveland 3-3; Charlotte 3-5; Detroit 2-5; New York, Indiana e Orlando 2-6; Philadelphia 0-7.
Western Conference: Memphis 7-1; Houston 6-1; Golden State 5-2; Portland, Dallas e Sacramento 5-3; Phoenix, San Antonio e Clippers 4-3; New Orleans 3-3; Utah 3-5; Minnesota 2-4; Oklahoma City 2-6; Denver 1-5; Lakers 1-6.

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