Finisce con una sconfitta contro la Serbia (67-83) ai quarti di finale l’EuroBasket dell’Italia. Ancora una volta, la terza consecutiva dopo il 2013 e il 2015, gli Azzurri si attestano tra le prime otto formazioni del continente senza riuscire a fare un ulteriore salto di qualità. Troppa la differenza fisica tra le due formazioni, certificata dal dato finale a rimbalzo (19-44, ben 17 offensivi concessi alla squadra di Sasha Djordjevic).
Si chiude un Europeo molto positivo per una squadra andata ben oltre le aspettative e i pronostici. Si chiude anche la seconda avventura Azzurra di coach Messina, che lascia la Nazionale dopo aver costruito un gruppo compatto, capace di andare oltre i propri limiti e oltre le difficoltà oggettive di un’estate a dir poco travagliata.
La cronaca
Le considerazioni della vigilia circa la disparità di mezzi a disposizione sotto i tabelloni tra Italia e Serbia si rivelano immediatamente fondate. Gli Azzurri cominciano bene facendo circolare la palla e difendendo forte, tanto che la Serbia resta a secco per i primi cinque minuti di gioco. In attacco le medie non sono quelle consuete e la squadra di Djordjevic riesce a limitare il passivo.
Con l’ingresso in campo dei 222 centimetri di Boban Marjanovic le cose cambiano. In difficoltà sotto entrambe le plance, l’Italia si carica di falli e comincia a perdere sicurezza. Il distacco alla fine del primo quarto è minimo (17-18) ma si allarga pesantemente all’intervallo (33-44), dopo una seconda frazione di sofferenza (22-7 il dato, piuttosto eloquente, dei rimbalzi dopo 20 minuti).
Eppure l’Italia non vuole mollare. Tutti provano a dare il proprio contributo: esemplare Christian Burns con 7 minuti di qualità e quantità (5 punti). Tanta Serbia anche nel terzo quarto, con gli Azzurri che accusano il colpo ma riescono a ricucire a fatica fino al -8 (54-46) con un break firmato Biligha e Aradori. Sforzi vani perché la Serbia chiude avanti anche la terza frazione 59-48. Stanchi ma mai domi, i ragazzi di coach Messina chiudono il proprio Europeo dando il massimo per uscire a testa alta: la tripla di Belinelli, asfissiato per tutto il match dalla marcatura avversaria) e il canestro di Datome costruiscono il nuovo -8 (67-59). Emerge ancora il grande cuore Azzurro che ha guidato la squadra per tutta la competizione ma le nostre ambizioni di rimonta si infrangono contro un Bogdanovic mortifero.
Poco più di due mesi e gli Azzurri torneranno di nuovo in campo per le qualificazioni al Mondiale del 2019 in Cina. Si inizia il 23 novembre con Italia-Romania. Nello stesso gruppo anche Paesi Bassi e Croazia.
Italia-Serbia 67-83
Parziali: 1/4 17-18 (17-18) – 2/4 16-26 (33-44) – 3/4 15-15 (48-59) – 4/4 19-24 (67-83)
Italia: Hackett (5); Belinelli (18); Aradori (4); Filloy (3); Biligha (4); Melli (7); Cusin (2); Cinciarini (0); Abass (0); Baldi Rossi (0); Burns (9); Datome (15). All. Messina.
Serbia: Macvan (13); Bogdanovic (22); Lucic (11); Milosavljevic (10); Bircevic (0); Stimac (0); Lazic (n.e.); Micic (2); Goduric (0); Jovic (6); Kuzmic (9); Marjanovic (10). All. Djordjevic.
Tiri dal campo: Italia 14/29 da due (48%) – 8/29 da tre (28%), Serbia 24/38 da due (63%) – 3/17 da tre (18%).
Tiri liberi: Italia 15/16 (94%), Serbia 26/29 (90%).
Rimbalzi: Italia 19 (8 off.), Serbia 44 (17 off.).
Assist: Italia 12, Serbia 20.
Palle recuperate: Italia 6, Serbia 7.
Palle perse: Italia 9, Serbia 13.
Falli subiti: Italia 27, Serbia 22.
Arbitri: V. Bulto (ESP), T. Jasevicius (LTU), T. Kato (JPN).
Top Performers
TEAM | N/C | PT. | R. | ASS. | P.R. | BL. | VAL. |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Italia | Christian Burns | 9 | 2 | 1 | 2 | 0 | +13 |
Serbia | Bogdan Bogdanovic | 22 | 6 | 4 | 1 | 0 | +21 |
Quarti di finale
Germania-Spagna 72-84
Slovenia-Lettonia 103-97
Grecia-Russia 69-74
Italia-Serbia 67-83
Fonte: Ufficio Stampa Fip (www.fip.it)