Photo Credit To isolapress / www.andreacosta.it
Con un post sui social il gruppo organizzato dei tifosi biancorossi Onda d’Urto 1993, questa mattina ha emesso un comunicato.
Ci apprestiamo a vivere la partita di venerdì con alterni sentimenti.
Da un lato il piacere di scontrarsi con una squadra di altissimo blasone con cui abbiamo sempre vissuto frizzanti competizioni, senza dimenticare la possibilità di poter riabbracciare gli amici della Fossa dei Leoni, cui ci lega un antico e profondo senso di vicinanza.
Dall’altro ci vediamo costretti in un momento delicato per il nostro pubblico, che da tanto tempo è a digiuno di gioie sportive, a dover traslocare nuovamente in quella che per anni è stata la nostra “prigione dorata”; quel Pala Cattani che a partire dagli anni dell’A1 è stato il nostro campo casalingo.
Non siamo qui in questo momento a mettere in croce, oppure a creare crociate contro la nostra dirigenza, capiamo che viviamo costantemente sul filo del rasoio, siamo sempre in bilico fra una sopravvivenza stentata o una sconfitta che avrebbe la faccia del fallimento; ma qualche anno fa siamo riusciti, remando tutti assieme, a tornare a casa, in una casa piccola, scomoda, vecchia e fatiscente, ma a CASA NOSTRA!
Non possiamo ad ogni spiffero di vento cercare il massimo monetizzabile a scapito di quei (pochi o tanti che siano) fedeli che accompagnano da anni i nostri colori.
Alla luce di tutto ciò, siamo fin da ora a comunicare che quella di venerdì sarà per noi l’ultima occasione in cui seguiremo la squadra fuori da casa nostra, fuori da quello che sentiamo essere il nostro fortino da difendere con ogni mezzo.
Da un lato il piacere di scontrarsi con una squadra di altissimo blasone con cui abbiamo sempre vissuto frizzanti competizioni, senza dimenticare la possibilità di poter riabbracciare gli amici della Fossa dei Leoni, cui ci lega un antico e profondo senso di vicinanza.
Dall’altro ci vediamo costretti in un momento delicato per il nostro pubblico, che da tanto tempo è a digiuno di gioie sportive, a dover traslocare nuovamente in quella che per anni è stata la nostra “prigione dorata”; quel Pala Cattani che a partire dagli anni dell’A1 è stato il nostro campo casalingo.
Non siamo qui in questo momento a mettere in croce, oppure a creare crociate contro la nostra dirigenza, capiamo che viviamo costantemente sul filo del rasoio, siamo sempre in bilico fra una sopravvivenza stentata o una sconfitta che avrebbe la faccia del fallimento; ma qualche anno fa siamo riusciti, remando tutti assieme, a tornare a casa, in una casa piccola, scomoda, vecchia e fatiscente, ma a CASA NOSTRA!
Non possiamo ad ogni spiffero di vento cercare il massimo monetizzabile a scapito di quei (pochi o tanti che siano) fedeli che accompagnano da anni i nostri colori.
Alla luce di tutto ciò, siamo fin da ora a comunicare che quella di venerdì sarà per noi l’ultima occasione in cui seguiremo la squadra fuori da casa nostra, fuori da quello che sentiamo essere il nostro fortino da difendere con ogni mezzo.