Alla vigilia del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Virtus che si terrà domani, il presidente della Virtus Alberto Bucci è stato intervistato da Luca Muleo su Corriere dello Sport-Stadio.
Un Bucci a “tutto campo” parla dell’attuale situazione della Virtus e di quanto in realtà la società bianconera non stia con le mani in mano, ma stia lavorando attivamente a largo raggio per risolvere tutte le situazioni aperte valutando attentamente le prospettive che si dovranno affrontare da qui a poco.
Sul capitolo situazione societaria, il presidente Virtus spiega che si sta lavorando alla ricerca di qualcuno che possa dare un contributo a rilevare quote oppure la maggioranza, confermando che di contatti la società bianconera ne ha ed è in attesa di incontri a breve termine. L’idea è quela di guardare a modelli come Milano, Reggio Emilia, Avellino o Venezia con la volontà di coinvolgere la più alta imprenditoria bolognese, chiudendo così le porte sul fronte Tacopina.
I bianconeri sono invece in una situazione di attesa per quel che riguarda la categoria che dovranno affrontare la prossima stagione, tenendo di fatto aperta una finestra nel caso di un’eventuale ripescaggio in LegaA. Nel caso la Juvecaserta infatti non dovesse risolvere i seri problemi finanziari che la sta attanagliando e di conseguenza non presentare la fidejussione entro il 30 giugno da 250.000 euro per l’iscrizione alla prossima stagione, la Virtus potrebbe essere lì ad approfittarne.
Tutto questo tiene fermo (si fa per dire) il discorso coach, Bucci comunque non è rimasto con le mani in mano il presidente bianconero ha già parlato con diverse figure (tra cui Cavicchi) e vuole la completa indipendenza nella scelta dell’uomo che guiderà la squadra il prossimo anno, qualunque sia la categoria che si andrà ad affrontare. Di pari passo quindi sarà il discorso che riguarda il roster per la prossima stagione “Dipende, aldilà dei budget, da cosa vogliamo fare. Giochiamo in A2 per valorizzare il potenziale giovanile e tutto il lavoro fatto sul vivaio? A questi ragazzi dobbiamo dare la possibilità di andare in campo e toccar palla sapendo che questo porta rischi. E allora poi domandarci, vogliamo la A1 in un anno o due? E nel primo caso che faccio, sacrifico i miei gioielli? Io dico che sono il patrimonio della Virtus e va valorizzato comunque. Poi certo, in A1 sarebbe diverso”.
Per Bucci non è poi ancora tramontata l’idea di tenere i suoi gioielli italiani “Sui tre, Fontecchio, Vitali e Mazzola, non ho gettato la spugna. Vogliamo che uno di loro sia la nostra bandiera, qualcuno può esserlo. Ci siamo sentiti, li vogliamo legare a noi, ma prima devo sapere cosa posso offrire. Gli ho detto che appena saprò, sarò pronto a parlare con loro” e infine il discorso del General Manager, una figura che sia in grado di gestire l’organizzazione a 360°.
Ultima dritta di cui parla Bucci riguarda la location dove giocheranno i bianconeri nella prossima stagione, sembra infatti tramontata l’idea PalaDozza in favore dell’Unipo Arena.
Alberto Bucci su Stadio parla di situazione societaria, coach e…
Photo Credit To Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Pallacanestro