Andre Collins, play della Virtus, intervistato oggi sul “Resto del Carlino” da Massimo Selleri, ha analizzato la situazione della squadra e di come l’ha trovata al suo arrivo, del futuro prossimo e del suo rapporto con la Virtus e con Bologna. Di seguito, l’intervista al numero 11 bianconero.
Due vittorie e una sola sconfitta. È il bilancio della Virtus da quando Andre Collins è tornato a vestire la maglia bianconera. Un arrivo provvidenziale perché la squadra aveva preso una china negativa e non sembrava avere la forza necessaria per rialzarsi.
«Siamo un buon gruppo – spiega il play statunitense – e dopo queste prime settimane di lavoro con i miei compagni sono state confermate le impressioni che avevo avuto vedendo la V nera dall’esterno. La posizione di classifica era bugiarda perché dal punto di vista tecnico non valeva e non vale il penultimo posto. Serviva solo un po’ di esperienza e un po’ più di fortuna».
Dove è più cresciuta la squadra?
“Le cifre dicono che siamo migliorati soprattutto nel tiro da tre, ma questo è solo un effetto dei nostri progressi. E’ aumentata la fiducia in quello che facciamo, andiamo in campo più convinti. Quando perdi tante partite è normale pensare che sia tu il problema e non il fatto che l’avversario sia migliore di te. Siamo tornati a casa da Avellino con una sconfitta, ma sapendo che i nostri avversari avevano vinto perché erano stati più bravi di noi e non perché avevano sfruttato i nostri errori”.
Sabato sera arriva Cremona. Come presenterebbe questa gara?
“Per noi è una partita importantissima. Vogliamo salvarci e vogliamo farlo il più in fretta possibile, per cui dobbiamo sfruttare al massimo tutti gli incontri che giocheremo in casa. Abbiamo bisogno del nostro pubblico, perché con l’atmosfera che ho respirato contro Varese tutto diventa più facile per noi. L’unico modo per ripagare i nostri tifosi del loro sostegno è quello di disputare una buona prova sperando sia sufficiente contro un avversario che è più forte di noi e che non ci regalerà nulla”.
Come ha ritrovato Bologna?
“Sono cambiate poche cose, per cui resta la città che ho sempre amato. Prima di venire in Virtus giocavo a Ferrara e spesso venivo qui a trascorrere una serata. Anche dopo essere andato via, nell’estate del 2010, ho sempre cercato di trovare l’occasione per tornare anche solo per una sera. Non c’è solo la passione per la pallacanestro, c’è anche la cordialità della gente a rendere questa città unica in Europa”.
Ha già parlato con la società per un suo eventuale rinnovo?
“No. I tempi non sono ancora maturi. Adesso sono concentrato solo sul rendimento della squadra, quando avremo ottenuto l’aritmetica salvezza, allora se ci sarà la disponibilità da parte del club ci metteremo a sedere e vedremo che cosa si può fare. Restare in serie A è la mia priorità, il resto viene dopo”.
Fonte: Massimo Selleri (Resto del Carlino) – www.virtus.it