16 Aprile, 2024

Coppa Intercontinentale: Virtus Bologna-Tenerife, Top & Flop

Coppa Intercontinentale: Virtus Bologna-Tenerife, Top & Flop

I migliori e peggiori del match della finale di Coppa Intercontinentale giocato questa sera alla Santiago Martin Arena di San Cristobal de La Laguna (Tenerife), dove la Segafredo Virtus Bologna viene sconfitta contro i padroni di casa dell’Iberostar Tenerife.

TOP

Marcelinho Huertas
Dall’alto delle sue prossime 37 candeline gioca una partita di dominio, meno inventivo del solito ma concreto soprattutto dall’arco, 5 bombe a segno, le ultime 2 mortali nella rimonta virtussina. Gioca oltre 36’, come i suoi anni, ed è eletto MVP della manifestazione.

Giampaolo Ricci
Rabbioso come al meglio lo conosciamo anche troppo visti i falli spesi, ma concreto sia al tiro (3/5 2/3) che a rimbalzo, con 8 il migliore dei suoi. I suoi falli costano molto per la Virtus, seduto la squadra ha mostrato meno intensità.

Difesa Iberostar Tenerife
La differenza nasce dietro, bravi i ragazzi di coach Vidorreta nel cercare di escludere Teodosic dalla costruzione, sempre pronti nel riempire l’area, quello dove ha faticato la Virtus troppo a lungo, per terminare con 10’ di difesa vera da 3 punti in 8’.


FLOP

Kyle Weems
Dopo una partita decisiva come quella col Partizan ai margini, anche oggi in sfida secca fornisce una prestazione molto negativa al di là del 1/9 dal campo, del -2 di valutazione e degli 0 rimbalzi difensivi. Scelte errate al tiro quando la partita poteva ancora girare.

Rimbalzi Virtus
Il -13 pesa tantissimo, soprattutto nel finale quando Tenerife non faceva mai cesto ma rubava minuti su extra possessi pesanti. Hunter e Delìa non hanno avuto impatto in area, schiacciati dagli avversari, non è la prima volta, i falli di Gamble stanno diventano un grosso problema.

Energia Virtus
Per 30’ gioca troppo al piccolo trotto, gli avversari hanno sempre le mani davanti, arrivano prima sui palloni e forzano il gioco portandolo dove meglio gradiscono, da qui le sole 6 recuperate. Nel finale la nemesi, solo 3 perse in 10’ ad alta intensità, sforzo arrivato tardi con minutaggi che affossano come i 39’ di Teodosic e i 31’ di Markovic.


Luca Cocchi (BasketCity.net)

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