Al termine di una partita dura, complessa e vissuta di parziali, la Virtus fa suo l’incontro trovando sprazzi positivi da più giocatori ma senza una vera e proprio continuità.
Davanti a 1.404 spettatori, si sente eccome l’assenza di Pajola nel reparto esterni, Teodosic arriva col fiato corto, Markovic va su e giù, mentre Adams scrive la miglior prestazione bianconera, ed Abass usato da guardia resta ai margini, il reparto lunghi, a lungo in soggezione, esce nel finale grazie ad un Gamble che non si arrende ad un avvio in cui nulla entra.
Vittoria preziosa, il Lokomotiv come prevedibile ha armi per mettere in difficoltà la Segafredo, chiudendo l’area come raramente abbiamo visto, rifilando 9 stoppate e limitando i tiri da 2 ad un pessimo 35%, cadendo dall’arco dove di solito la banda di DJ fatica, ma oggi le 14 triple hanno salvato la serata.
Mai così bene le perse, solo 11, i troppi falli hanno invece permesso ai russi di restare agganciati anche quando nulla andava, ben 31 passaggi dalla linea della carità con 25 punti a referto.
Abass da guardia e Tessitori in centro, queste le variazioni rispetto al solito, russi quasi tutti strangers a parte il lungo Martiuk. La Virtus cerca sovente Tessitori che ripaga ma cade in 2 falli veloci e con Gamble al suo posto è tempo anche per Adams, subito a segno. Qualche contropiede gettato lascia a Kuban il vantaggio in una partita dalle polveri bagnate, un 5-0 pareggia, non pagando dazio su di un tecnico a Đorđević. Male il 4/13 da 2 in un avvio dove le perse non aggravano la situazione.
In area si sbatte contro il muro di Lynch (Gamble 0/6), dall’arco segna solo Teodosic, Kuban mantiene il pallino picchiando con triple, sulle ali del duo lituano Kuzminskas-Kalnietis vola a +9. Un antisportivo a Williams (4° personale) porta al -2, ma uscito Teo l’attacco si ferma e ancora con le triple Kuban va, approfittando di un Markovic al lumicino. Il finale di Adams vale un -4 che coi falli dei lunghi russi sistema la tenzone alla pausa lunga. Il 32% da 2, condito da 6 stoppate subite grava sulla Segafredo, come il 7/13 incassato dall’arco, illuminato da un ottimo Crawford.
Lesta in avvio la Virtus che mette il naso avanti per la prima volta sul 41-40 e sul punto a punto si continua con difese che nulla lasciano in area. A metà tempo la difesa Virtus impone il +8, le bombe di Markovic valgono il vantaggio in doppia cifra col Krasnodar che trova luce solo ai liberi. Il +11 non regge nel finale di tempo sotto le incursioni di Cumming, ne rimangono 5 in un quarto che ha cambiato l’inerzia ma ha lasciato sul campo qualche occasione di troppo.
Adams prova a farsi protagonista per una prova di allungo al +8, Kuban non molla e dopo aver sbagliato di tutto Gamble torna a farsi baluardo dell’area. Mancando più volte il colpo del KO, i russi rientrano approfittando del bonus in un quarto che vede lampadine solo bianconere alla voce falli. Gamble sigla il +7 a meno di 2’, manca il +9 e il solito Cumming dai liberi firma il -5 con sospensione Virtus. Errori a iosa da ambo le parti, con Teodosic che va sempre in solitaria errando, la difesa bianconera la salva e la bomba finale di Weems allunga il divario a +8, limato nel finale da Kuzminskas.
Prossima partita sarà sabato 10 ottobre alla Segafredo Arena con Cremona ore 20:00, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno.
Il tabellino
Virtus Segafredo Bologna-Lokomotiv Kuban Krasnodar 85-79
Parziali: (14-14; 36-40; 68-63)
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 7, Deri n.e., Abass 2, Alibegovic 3, Markovic 6, Ricci 8, Adams 17, Hunter 2, Weems 13, Nikolic n.e., Teodosic 18, Gamble 9. All.re Đorđević.
Lokomotiv Kuban Krasnodar: Cummings 18, Motovilov n.e., Kalnietis 9, Ilnitskiy 3, Williams 9, Kalinov, Kuzminskas 20, Lynch 2, Martiuk 3, Crawford 15, Sychkov n.e., Emchenko. All.re Pashitin.
Arbitri: Boltauzer, Laurinavicius, Racys.
Luca Cocchi (BasketCity.net)