Vince la Virtus una partita giocata più per la differenza canestri che per il singolo risultato, in realtà mai in discussione. Illude il +25 a metà terza frazione, ma proprio lì cala il canonico distacco dalla partita della Virtus che si trova con soli 8 punti da difendere subendo pure 2 tiri per arrivare a miseri 5 di vantaggio.
Da quel momento la ripresa è furente, in un attimo è +22, ma di nuovo tutto si ferma, regalando al finale un +21 che in realtà a poco serve per il primo posto assoluto.
Troppi i cali di concentrazione nel secondo tempo, tra perse banali, liberi gettati e contropiedi lasciati con troppa facilità ad un BeB che poco aveva da chiedere alla serata, come dimostrato ogni volta che le V nere han provato a fare sul serio. Il cammino nei playoff è segnato, primo turno con Juventut Badalona, a seguire l’incrocio potrebbe portare all’Unics Kazan che se sbancherà Gran Canaria avrà il fattore campo a favore.
Partita che significa camino intonso in Eurocup, 16 vittorie a fila, che però varranno meno di quanto si possa immaginare, occorre ripartire da gare se non secche con minima possibilità di errore, tutti turni 2 su 3 dai quarti alla finale.
Dopo il doveroso omaggio ad Alberto Bucci, DJ parte con un quintettone che prevede Abass da guardia, Vucevic recupera vari pezzi tra cui Anđušić e Omic. Ne ha più voglia la Virtus che a metà frazione sigla il vantaggio in doppia cifra coi francesi a 5 punti ed un solo cesto dal campo. Markovic conclude ed illumina, dopo 7’ il quintetto ha già girato per intero e la panca allarga il divario trovando luce dall’arco fino al +17. Ne restano 13 alla prima pausa con numeri buoni ovunque tranne lo 0/3 ai liberi, n.e. solo Tessitori e Belinelli.
Alibegovic ispirato allarga, le triple però iniziano a trovare luce per i francesi ed il divario non trova mai il +20. Quando il preziosismo prende il sopravvento il gioco ristagna, il JL rientra a -10, una sospensione di DJ, le prime luci del Beli e tutto torna come prima, +19 alla pausa lunga. Non fosse per un preciso Scrubb la Virtus avrebbe già un vantaggio da metterla alla “pari” di Kazan, le differenze di aspettative nella partita sono evidenti in questi 20’, con tutti e 12 i virtussini passati per il campo con 9 a segno.
Pronti via, dall’arco Abass valica il +20, un 2+1 di Belinelli fa +25, ma ancora con le triple il BeB tiene una differenza pro Unics. Un finale sonnacchioso costa caro alla Segafredo, tra perse e spazi concessi i preziosi 25 si riducono a 11. A seguire del massimo vantaggio son solo calci al secchio del latte ben munto, 10 liberi concessi, attacco sconclusionato con 6 perse e ferri ammaccati, dall’illusione alla paura in nemmeno 5’.
Gettando palloni banali, meglio concentrarsi per vincere la partita (arrivata a +8) che per dilagare quando troppi pensano ad altro. Un quintetto più difensivo ferma i bollenti spiriti francesi, in 3’ è +20. Lì a lungo si balla con una motivazione in calare come la concentrazione, il primo posto delle intere TOP16 passerà dal campo di Gran Canaria dove i padroni di casa per passare il turno dovranno battere l’Unics Kazan, altrimenti in un secondo turno di playoff saranno i russi a sfruttare il fattore campo, ed in Russia i tifosi sono presenti.
Prossima partita sarà sabato 13 ore 20:00, in campionato a Brindisi, diretta Eurosport 1, Player e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna- JL Bourg En Bresse 83-62
(25-12; 48-29; 62-51)
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 2, Abass 12, Pajola, Alibegovic 12, Markovic 8, Ricci 2, Adams 12, Belinelli 9, Hunter 2, Weems 7, Teodosic 2, Gamble 15. All. Đorđević.
JL Bourg En Bresse: Benitez 2, Courby 5, Wright, Asceric n.e. Pelos 8, Peacock 3, Scrubb 14, Omic 10, Vucevic 3, Anđušić 17. All. Vucevic.
Luca Cocchi (BasketCity.net)
