19 Aprile, 2024

EuroCup 2020-21 preview Quarti Gara2:
Joventut Badalona-Virtus Bologna

EuroCup 2020-21 preview Quarti Gara2: <br>Joventut Badalona-Virtus Bologna</br>
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Uscita vittoriosa da una battaglia vera, da playoff europeo di altissimo livello, la Virtus si prepara ad affrontare gara2 con più serenità e certezze.

La formula delle serie playoff al meglio delle 3 gare pone sulla squadra ospitante un fardello non banale, acuito dal fatto che, per i noti motivi, manca la spinta del pubblico.

Nelle altre sfide Kazan ha mantenuto il fattore campo contro il Lokomotiv Kuban grazie alla prestazione record di 19 triple a segno, Monaco ha perso in casa clamorosamente col Buducnost e i Metropolitans Levallois sono sempre stati sotto in doppia cifra, lasciando il successo a Gran Canaria.

Possiamo aggiungere che era la partita n. 17 in stagione, che le precedenti 16 erano state tutte vittoriose, che Badalona aveva il secondo record assoluto dell’EuroCup e che i catalani, dato fondamentale, nel weekend non avevano giocato in campionato.

Eppure nell’ultimo quarto, in una lotta con agonismo esasperato, è stata la Virtus ad avere più energie, frutto di una gestione delle rotazioni da parte di Coach Djordjevic che ha portato tutti e 12 i giocatori ad avere un compito, uno spazio, un contributo.

Il Coach serbo, alla partita n. 100 sulla panchina bianconera (77 vittorie e 23 sconfitte, alcune parecchio dolorose), continua a far discutere i tifosi sulle modalità in cui gestisce il roster di 12 giocatori a livello di rotazioni.

Premesso che ciascuno ha la propria opinione più o meno autorevole e che giunti a questo punto della stagione è praticamente impossibile modificare l’impostazione data, la tendenza è proiettare quello che può accadere in un contesto a noi familiare (es. squadra minors FIP, UISP, CSI, filosofia di vita, ecc..), dimenticandosi che sono professionisti e che sono pagati per accettare cose che a noi possono apparire fuori dal mondo, tipo Adams che non sarà sicuramente contento di giocare solo il secondo quarto, ma da ottimo professionista gioca quei minuti al massimo dell’intensità e si impegna tanto in allenamento.

Occorre provare a guardare il roster Virtus come a un’azienda o a una staffetta 4×100, dove la scelta dei 4 frazionisti risponde a varie logiche e per tanti motivi chi apre la staffetta non può chiuderla e viceversa.

Guardare la propria squadra del cuore con “distacco empatico” è operazione durissima, forse impossibile, ma può fornire una chiave di lettura utile e un po’ diversa dal solito.

Se vi fosse uno scollamento tra giocatori e Coaching Staff non ci sarebbe stata una prova come quella di gara1 a livello d’intensità, dove non sono mancati comunque errori e momenti di difficoltà, utili ai tecnici per preparare al meglio il match di venerdì.

La Virtus in gara1 ha tirato peggio di Badalona sia da 2 che da 3, un dato che tante volte ti condanna alla sconfitta: ciò non è avvenuto perché il 31/39 ai liberi dei bianconeri ha fatto la differenza rispetto al 12/14 dei catalani: ha fatto scalpore il 22/29 dei primi 20′, ma lì è stato molto merito della Virtus, che ha punito la scelta di Badalona di negare le ricezioni al gomito anticipando fortissimo, negandosi però la possibilità di essere efficace sulle penetrazioni al ferro dritto per dritto degli esterni bianconeri.

Se ci aggiungiamo che i ragazzi di Coach Carles Duran non sono fenomenali in fase di aiuto e rotazione dal lato debole ecco che abbiamo la spiegazione quasi completa: il rimanente è stato un metro arbitrale un po’ casalingo, che a Badalona quasi certamente cambierà.

Contano anche le giocate individuali, qui il protagonista assoluto è stato Marco Belinelli, che si è procurato 14 tiri liberi, tirando fuori tutto il repertorio acquisito in 13 anni in NBA contro i migliori difensori del mondo; le 3 triple del terzo quarto dopo l’1/9 di squadra dei primi 20′ e il canestro in fade away del 77-72 a 2’10” fanno capire come il 35enne (auguri, compleanno oggi) di San Giovanni in Persiceto non è venuto a Bologna a svernare.

Complessivamente sotto il consueto standard di rendimento sono stati Markovic, Weems e anche Teodosic (anche se ha cercato, pure con successo, di applicarsi in difesa), oltre a Ricci e Alibegovic: si parla di 5 giocatori che possono elevare la propria performance, mentre per Badalona lo possono fare Ribas, Tomic e Brodzinsky, a patto però che LopezArostegui e Bassas si esprimano come in gara1.

Tutto questo ovviamente in linea teorica, ogni partita fa storia a sé e bisogna sempre partire dal presupposto che si gioca sotto una pressione enorme a grande intensità.

Le chiavi per la Virtus sono anche abbastanza semplici: disinnescare il pick and roll catalano, che non è centrale, ma leggermente laterale con passaggio di uscita tecnicamente molto difficile da fare sull’angolo opposto: in gara1 è stato eseguito alla grande per 3 quarti, nell’ultimo periodo un pallone è volato nella prima fila del parterre; inoltre tenere le penetrazioni degli esterni, non concedere canestri facili in contropiede e non farli esaltare.

Servirà una grande forza mentale per andare oltre gli errori che comprensibilmente ci saranno, partendo dall’idea che si è fatto un piccolo passo avanti, ma, come dice Belinelli “non abbiamo ancora fatto nulla“.

Si gioca venerdì 26 marzo alle 19 al Palau Olimpic di Badalona, con diretta su Eurosport Player.


Mario CorticelliBasketCity.net)

About The Author

Related posts