La Virtus dimostra di conoscere molto bene la tabellina del nove in Europa, cogliendo l’ennesima vittoria in una sorta di allenamento competitivo. Si conferma l’unica imbattuta della competizione, certo non potevano essere i belgi di Anversa a costituire un vero pericolo, ma in campionato abbiamo visto cosa accaduto quanto non tutto era connesso.
Così non è stato, regalando pure qualche giocata spettacolare approfittando dei larghi spazi che la difesa ospite ha concesso, ma era il caso di prendersi un largo vantaggio in anticipo così da non rischiare nulla, dando spazio a chi ne aveva avuto meno (anche per quello dimostrato fin qui, va detto) per riprendere il giusto ritmo partita e per entrare in sintonia coi “soliti noti”.
Meglio praticamente in tutto la Virtus (tranne la percentuale da 3), pure anche nelle perse, nonostante non siano poche, 22. Buon sforzo per il miglior risultato, ottimo allenamento con nessun infortunato, anche se il botto di testa di Gamble nel 3° quarto ha fatto temere, ma poi si è ripalesato sano in campo.
Per la Virtus, senza Pajola per un risentimento ad un piede, il quintetto poco varia, Tessitori in centro e Abass da guardia, i belgi privi del folletto Smith, lo rimpiazzano col piccolissimo VD Eynde. La Virtus vorrebbe correre ma qualche palla al vento la frena, dietro però è lesta per rubare ed il vantaggio, non cospicuo, c’è sempre. Col giro di cambi c’è spazio per Adams da play, le giocate più efficaci nascono però dalle mani di Teodosic, tra liberi errati e palle gettate (ben 7) rimangono solo 5 punti di vantaggio alla prima pausa, anche se il 9/11 da 2, spicca brillante, con 10 uomini già passati per il parquet.
Il primo vantaggio in doppia cifra nasce sull’asse Abass-Alibegovic, le giocate che regalano spettacolo son quelle sopra al ferro di Hunter. Antwerp vive sui pochi sprazzi del lungo Faye, che carica di falli i corrispettivi bianconeri, ma poco altro aggiunge, tra transizioni e felici piastrelle amiche per la Segafredo il vantaggio si dilata a +14 con belgi che provano la zona. Ricci la buca, la difesa tocca tutto, Hunter vola ovunque ed è ventello con 82% al tiro da 2 e pure 50% da 3.
Ritmi più dilatati ed intensità calante, Faye e Blejenbergh provano spunti per riaccostare pescando una Virtus non sempre dai tempi giusti. Amnesie difensive e le solite palle immaginifiche al vento permettono ai Giants di vedere il -11, sistemato a +14 da Markovic.
L’andamento dell’ultimo quarto rispecchia quello precedente, la Virtus quando vuole allunga, ma non tiene la stessa intensità per tutta la frazione, così si gioca molto ad elastico, con divario sempre tranquillo. Con largo anticipo è riproposto Deri dopo il minuto alla fine del primo tempo e c’è pure il debutto di Galli per il +19 finale.
Prossima partita sarà domenica ore 17:30 a Treviso in campionato, diretta Eurosport Player e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-Telenet Giants Antwerp 92-73
Parziali: (26-21 57-38 73-59)
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 8, Deri, Abass 11, Alibegovic 16, Markovic 5, Ricci 9, Adams 11, Galli, Hunter 7, Weems 14, Teodosic 3, Gamble 8. All. Đorđević.
Telenet Giants Antwerp:Branch 7, Jenkins 6, Van Den Eynde 2, De Ridder T., Blejenbergh 14, De Ridder N., Kesteloot 13, Dudzinski 12, Faye 14, Donkor 5. All. Beghin.
Luca Cocchi (BasketCity.net)