Con una pesante sconfitta di 20 punti, si chiude l’anno per la Virtus in quel di Gran Canaria. Regge per 30’, poi l’energie, soprattutto mentali, vengono meno e gli isolani dilagano in una quarta frazione che non ha avuto storia, prova ne sia il 12-4 a rimbalzo (29-15 il punteggio), voce che aveva prima salvato i bianconeri.
Le assenze hanno pesato fortemente, ma vanno segnalate anche quelle avversarie, play e centro, Albicy e Pustovyi. La difesa paga dazio concedendo un 54% complessivo, ma pure ritmi forse non consoni ad una squadra corta e stanca.
Si è poco gestito, finendo per lasciare campo a ripartenze che hanno frantumato più volte in un amen quanto recuperato con fatica. Oggi gli “eroi” del derby non si sono visti, dalla panchina è arrivato pochissimo, se togliamo i 16 di Belinelli piovuti a ondate, ci sono solo i 3 di Tex (48 per gli avversari).
Troppo poco per reggere 40’ di corsa ad una GC che ha sempre avuto un leader pronto a farsi carico dei compagni, iniziando da Shurna per passare da Salvò ed arrivare ai designati Slaughter e Ennis.
C’è tempo per rimediare e per curare gli infortunati, che quanto prima dovranno tornare a dar fiato ad una squadra corta come non mai, 9 impegnati oggi. GC completa il settembrelle verso l’Italia, con questa son 7-0 in Eurocup con squadre italiane.
Con Jaiteh per l’assente Sampson, Scariolo replica i partenti del derby, Fisac, parte con un quintetto che nazionalità acquisite a parte è tutto da fuori continente. Il 2-10 dimostra la faccia dentro la partita, poi la copertura dell’arco latita e il pareggio giunge a breve giro in una partita a ritmi forsennati. Il tiro a segno continuato arride agli insulari con il finale di fatica della panchina Virtus, pagando un -2 dopo un buon avvio. Si è segnato più da 3 che da 2, la Segafredo compensa a rimbalzo (+4) le 5 perse a fronte delle 0 avversarie.
Le perse continuano e costano care, un Salvò indivolato mette la freccia al +10 coi bianconeri disattenti e in forte calo offensivo. Col rientro di Teodosic la reazione è immediata al -1 con un attacco molto più logico, nell’ultimo minuto Weems impatta ma Ennis trova il cesto finale del +2. Poco cambia in fatto di rimbalzi e perse, pesano i punti di Shurna da una parta (11, aprendo bene il campo) e i 26 del duo Weems-Teo.
Un buon avvio permette di riprendere il vantaggio in una nuova sfida dall’arco, a metà si giunge in parità, parità cancellata da un Shurna che pare un cetnico sul monte Trebevic, fino al +5. La risposta, prontissima, è di Belinelli, fin lì in disparte, ma il male di giornata, le perse, ridanno luce ai padroni di casa. -6 all’ultima pausa, pure con tripla incassata sulla sirena. La Virtus tira bene, Gran Canaria lo fa meglio, più cinica nei momenti salienti.
Un Teo nervoso comprensivo di antisportivo apre il quarto, con 8’ da giocare è -8. L’attacco forza, Gran Canaria prende con comodo quanto concesso fino al massimo vantaggio fin lì di serata, +15, con Ennis a imperversare. Il nervosismo, dato anche da energie che finiscono in zona rossa, aumenta, il divario resta sempre elevato e l’imperativo è contenere, più che provare azzardi impossibili. Il progetto di Scariolo non ha seguito, una slavina cade sulla Virtus che ne subisce 100 andando sotto di 20, una resa che potrà costar cara in un arrivo a pari punti. Il primo posto nel girone oggi sfuma, se ne riparlerà col 2022, prossimo avversario i francesi di Bourg en Bresse.
Prossima partita sarà domenica 2 gennaio ore 20:30, con Treviso alla Segafredo Arena, streaming Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Gran Canaria-Virtus Segafredo Bologna 100-80
(26-24; 47-45; 71-65)
Gran Canaria: Kramer 14, Diop I. 9, Salvò 10, Slaughter 16, Brussino 5, Lopez 3, Shurna 14, Perez, Garcia 2, Diop K. 3, Ennis 17, Stevic 7. All.re Fisac.
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 3, Belinelli 16, Pajola 11, Alibegovic 8, Ruzzier, Jaiteh 10, Alexander, Ceron n.e. Weems 17, Teodosic 15. All.re Scariolo.
Arbitri: Pastusiak, Vyklicky, Obrknezevic
Luca Cocchi (©BasketCity.net)