Alla fine si giocherà, un giorno dopo ed a metà strada, Belgrado. Al termine di una febbrile settimana corredata di voci, dichiarazioni, interventi governativi e comunicati stampa dove gli uni si prendevano i meriti scaricando agli altri il disinteresse della situazione, è arrivata l’ufficialità della partita per giovedì 5 marzo, ore 18:15 presso la Stark Arena di Belgrado da oltre 20.000 posti, confronto a porte chiuse su richiesta del ministro della salute serbo.
Che la Virtus al termine di un’attesa snervate ne abbia tratto vantaggio è sotto gli occhi di tutti, la partita decisiva non sarà presso la Volkswagen Arena di Istanbul, casa del Darüssafaka, ma a Belgrado, dove pur senza pubblico per Teodosic, Markovic e Đorđević si respirerà odor di casa e questa volta pur senza celebrazioni per il coach senza il pubblico che col Partizan dopo tanti applausi ha creato un ambiente altamente esaltante per i propri colori.
I turchi hanno evidentemente sperato fino all’ultimo di poter evitare l’incontro, o sostenerlo in casa con ospiti arrivati all’ultimo e dopo numerosi controlli, così non sarà, verranno a mancare spinta del pubblico ma soprattutto riferimenti del proprio campo, oltre ad un eventuale condizionamento arbitrale dovuto ad un clima infuocato, vedi appunto la stessa Stark Arena nel dì della sconfitta pesante col Partizan.
Ora la Virtus, a 21 giorni esatti dall’ultima uscita, ha la certezza di giocarsi il suo futuro europeo e di farlo non in casa del Darüssafaka, con tempi di arrivo identici a quelli degli avversari, il proseguo del camino tutto nelle proprie mani tra spalti spogli, se non chissà, la maglia di Đorđević ancora issata lassù per ringraziarlo di quell’epico tiro proprio ad Istanbul 19 anni orsono, una storia che ciclicamente si ripete.
La partita sarà trasmessa in diretta alle ore 18:15 su Eurosport Player e Radio Bologna Uno.
Luca Cocchi (BasketCity.net)
