Vittoria in archivio al termine di una partita sempre condotta ma mai chiusa, adattandosi ad un ritmo blando avversario. Più volte oltre il +10, mai definitivamente, accontentandosi di tiri facili dall’arco senza trovarne sugo e finendo così per non costruire tra un mesto 16% dall’arco e 17 perse. Una partita spezzettata da tanti falli, lunga (oltre 2 ore), senza continuità, situazione che ha finito per privilegiare il Darussafaka che di costruire è parso non averne una gran voglia, mentre nei pochi lampi a segno, vedi l’avvio, la Virtus ha mostrato capacità, non sempre sfruttate a dovere.
Nessuno al meglio, ma nessuno veramente insufficiente, anche se sotto le plance solo Gamble ha fatto la differenza, Hunter senza il passo giusto ed i pochi minuti di Delìa ben lontani da quelli romani. Martoriato Teodosic dagli esterni avversarsi, solo nel finale ha avuto fischi a favore, quelli che hanno portato ad una serie di liberi che ha anticipato la fine della partita, non proprio lo spettacolo migliore visto in stagione, ma prezioso per muovere la classifica e tenere la scia di un Partizan che sbancato di prepotenza il campo di Trento continua a dettar legge nel girone.
Virtus in nero con Teodosic subito in avvio, turchi a forte trazione stelle e strisce e difese rigorosamente ad uomo. L’intensità del Daru lascia a desiderare, senza nemmeno forzare la Virtus va trovando Gamble con semplicità. Area mai presidiata, per la Segafredo è quasi una formalità andare a schiacciare, alla prima sospensione ospite al 6’ si sta 15-4, più affondi bianconeri che punti turchi. Col giro dei cambi, 11 impiegati in meno di 9’, non tutto esce perfetto, l’attacco si ferma e a difesa non schierata il Daru rivede il cesto per un -6 nemmeno male. 1/7 dall’arco, il male Virtus a fronte di un scintillante 73% da 2.
Accende il bonus anticipatamente il Daru, l’attacco Virtus non più preciso ne beneficia per mantenere almeno 2 possessi di vantaggio. Registrata la difesa e trovato Weems, il divario torna in doppia cifra, vantaggio che non regge per alcune leggerezze offensive e la buona ispirazione di Lamb che però accende 3 lampadine. In un finale più improvvisato che costruito la Virtus è cinica e castiga ogni errore tattico, massima differenza di +14 proprio nel finale. Meglio a rimbalzo, mentre 8 perse si potrebbero limare con un po’ di attenzione in più.
Adagiandosi al ritmo fiacco ospite si costruisce poco, quasi controvoglia, dall’arco non va e si tira a sproposito quando al ferro son sovente gioie. Si fischia come vaporiere, partita spezzettata, divario sul +10 a lungo con tante gite ai liberi che fan calare il livello di gioco. In un finale con perse e rimbalzi lasciati, i turchi dimezzano il divario di metà tempo di fronte ad una Virtus che in pratica ha smesso di giocare, 0/7 dall’arco, 7 perse, 7-15 a rimbalzo.
Appena Markovic smette di tirare alla luna da 3 e ripensa a costruire le cose cambiano velocemente, la squadra lo segue, si ritorna da Gamble e si riaffonda nel ferro. Per un contatto veniale con minimo accendersi dei toni tra Markovic e Browne vengono espulsi entrambi dopo lunghissimo tergiversare in una partita già lunga e spezzata di suo, del non gioco se ne agevola il Daru ritrovando la singola cifra di distacco a metà quarto con un Guler stoico. Una difesa più attenta ed i liberi di Teodosic conducono in porto senza patemi la Virtus per la prima, preziosissima, vittoria nelle Top16.
Prossima partita sarà sabato18 gennaio ore 20:30 con Pistoia in campionato al PalaDozza, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno 20:30.
Il tabellino
Virtus Segafredo Bologna-Darüssafaka Spor Kulübü 83-72
Parziali: (20-14 47-33 59-52)
Virtus Segafredo Bologna: Gaines, Pajola, Baldi Rossi 8, Markovic 7, Ricci 6, Delia, Cournooh 8, Hunter 9, Weems 11, Nikolic n.e. Teodosic 19, Gamble 15. All.re Đorđević.
Darüssafaka Spor Kulübü: Ozmizrak 5, Agva, Browne 7, Demir, Hamilton 8, Veyseloglu 2, Ozdemiroglu 5, Lamb 16, Jones 3, Sav, n.e. Guler 13, Colson 13. All.re Ernak.
Arbitri: Boltauzer, Obrknezevic, Lavrukhin.
Luca Cocchi (BasketCity.net)