06 Ottobre, 2024

EuroCup: Virtus Bologna-Patrasso, Top & Flop

EuroCup: Virtus Bologna-Patrasso, Top & Flop

I migliori e peggiori del match di Eurocup giocato questa sera in casa al PalaDozza, dove la Segafredo Virtus Bologna batte il Promitheas Patras e rovesciando anche la differenza canestri, per quello che è stato il nono turno del Gruppo A della fase a gironi.

TOP

Le “ricerche” di Đorđević
Impiega per oltre 10’ tutti e 11 gli effettivi, costruisce durante la partita i quintetti più utili, come quello operaio a guida Teodosic in avvio ultimo quarto che prima tiene la spallata avversaria poi allunga. Saper variare ha reso la Virtus imprevedibile.

Marco Delìa
Preso fuori all’uopo dal freezer causa falli della coppia Gamble-Hunter, risponde presente con una prova di sostanza ma pure di precisione con un 5/6 al tiro condito da 2/2 ai liberi e ben 5 falli subiti. I pochi rimbalzi sono da leggere con quelli lasciati ai compagni per il tanto spazio creato.

Chase Fieler
Se Patrasso rimane a lungo in partita lo deve all’ala statunitense, il primo a far cesto, l’ultimo ad arrendersi, chiude con ottime medie (3/6 4/5 ed anche 4 rimbalzi) che si aggiungono al peso che hanno avuto visto i momenti in cui sono piovute.


FLOP

Vince Hunter
Meno lesto e vispo del solito, qualche pallone dei suoi non è controllato, cade in qualche fallo di troppo e finisce ai margini dell’incontro, ben venga che Delìa ci sia e si faccia trovare pronto. In 10’ 4 falli, e 3 perse, si può fare meglio.

Lunghi Patrasso
La rinuncia al centro Bogris non ha portato effetti positivi sui compagni di reparto, oggi Ellis ed Agravanis son sempre stati in sofferenza, spesso Giatras è ricorso a quintetti piccoli per mascherare le loro difficoltà, 3/11 in 2 al tiro e poca copertura del ferro.

Difesa dell’arco Virtus
Đorđević dopo Cremona aveva consigliato agli avversari di andare sempre a rimbalzo d’attacco, ma anche prendersi triple non una brutta idea. A lungo è vita per Patrasso, cala nel finale anche per spari se non disperati, impiccati, ma anche oggi 12 bombe sul groppone non sono un peso da poco.


Luca Cocchi (BasketCity.net)

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