
Lascia Bologna sotto una fitta pioggia la Virtus mentre in Israele ad accoglierla, non solo metaforicamente, una pioggia di razzi e missili.
Mentre in città si parla più di Arena in fiera e di eventuali inserimenti in formazione, la squadra potrà invece isolarsi e pensare solo al basket giocato in un trittico esterno che la vedrà impegnata in 8 giorni da Rishon (Israele) a La Vella (Andorra) passando per Trieste.
Filotto di partite che potrà fornire una prima vera e compiuta risposta a questo avvio di stagione, al quale farà seguito una sosta di 10 giorni, tra turno di stop in campionato e sospensione di Eurocup di ben 2 settimane.
Quindi sotto col Maccabi, fanalino di coda della competizione, 1-5 fin qui, con la sola vittoria contro Monaco, favore reso anche ai bianconeri.
Gli israeliani non hanno però riposto idee di fermarsi qui, come la firma della guardia francese Bourdillon dimostra.
Non è una formazione che manchi di talento, fin qui è mancata a livello di collettivo e leadership come dimostrano più finali gettati al vento.
Il pericolo pubblico numero uno è lo statunitense Hamilton, fin qui oltre 17 punti ad uscita, molto bene (soprattutto all’andata a Bologna nel 96-77 bianconero) Jordan Swing, l’incompiuta invece è legata al lungo centro Chubrevich, sempre ai margini.
Il Maccabi è di gran lunga la peggior difesa della competizione con oltre 88 punti subiti a serata, non svettano nemmeno in attacco, dove le V nere sono ancora la primo posto, subisco a rimbalzo e vanno meglio della Segafredo solo nelle perse, anche perché poco avvezzi a passaggi smarcanti.
Dai numeri pare una partita tutto sommato facile, cosa che non sarà perché in questa partita gli uomini di Guy Goodes si giocheranno davanti al proprio pubblico l’ultima chance di restare nella competizione.
Nonostante Rishon sia ormai un nucleo unico con la grande Tel Aviv, si gioca nel loro piccolo palasport, la Maccabi Sports Hall da 2.500 posti, mai vista fin qui piena.
La Virtus
Per coach Đorđević fondamentale azzeccare la partenza giusta in modo da non dover ricorrere sempre ai soliti noti in un periodo dove le rotazioni si sono asciugate, così da non arrivare con le energie ridotte al lumicino nel finale.
Non ci sarà il dilemma turn over, anche se con l’avversaria israeliana non dovrebbe essere il pacchetto lunghi quelli maggiormente spremuto, serviranno invece spunti di crescita dai vari Pajola e Cournooh, non solo dediti alla difesa.
La partita sarà trasmessa in diretta alle ore 18:30 su Eurosport Player e Radio Bologna Uno.
Luca Cocchi (BasketCity.net)