Vince la Virtus una partita iniziata molto bene poi indirizzata male, in fotocopia a quanto visto nella partita di campionato 2 settimane orsono, anche se farlo senza aver di fronte Ale Gentile è più un demerito che un merito.
Ma l’importante era vincere e così è stato, anche se per arrivarci nel finale son serviti i fuochi d’artificio del divin Milos che con Trento deve avere un conto aperto.
Si è disunita la Segafredo dovendo giocare una partita di nervi, utile per restare concentrata ma lasciando qualche preoccupazione per una partita che doveva essere chiusa anticipatamente stante le assenze avversarie.
Deficitario a lungo il tiro da fuori, poca pazienza nel costruire dopo un primo quarto perfetto, e troppe le 17 perse, bene le sole 3 nei 10’ finali, quando Trento ha sorpassato ma la squadra non ha tremato sapendo che il proprio leader è lì per questo.
Bene anche la nemesi di Hunter, partenza da incubo e finale intenso, forse dentro anche per evitare falli sistematici su Gamble, perfetto in tutto tranne in quello.
Con questa vittoria e la sconfitta del Partizan a Istanbul, si complica il girone, 3 formazioni a 4 punti che si giocheranno i 2 posti, diventando basilare la differenza canestri.
Quintetto con Teodosic ed il rientrante Gamble per le V nere, Brienza privo di Gentile parte con Mian ma senza Blackmon e col giovane Mezzanotte, per il resto tutto come attese. Partenza Virtus, attacchi equilibrati e 0-9 di semplice fattura, con un Gamble efficacissimo. Il vantaggio è largo, pure quando qualche preziosismo sarebbe evitabile, mira dall’arco e giusto qualche inghippo con Hunter al tiro. Son 13 i punti di vantaggio alla prima pausa grazie ad una difesa intensa (7 perse forzate), ed un attacco con palla mai ferma, 9 assist in 10’, Trento segna quasi solo dall’arco.
Craft aggiusta la mira e rimette in carreggiata i suoi dimezzando il divario a -8 con l’attacco Virtus che si ferma costruendo meno sentendosi troppo sicuro di averla già sfangata. Non si segna nemmeno coi liberi, persa l’inerzia tutto svanisce, la Dolomiti si riprende e riaccosta a -5 con cesti d’inventiva dopo recuperi a cui la Segafredo non crede. I liberi recuperati dal bonus riallungano a +9 in un quarto da occasione perduta, 6 perse, 0/7 dall’arco e sotto a rimbalzo.
Trento riprende dall’agonismo del secondo quarto, la Virtus dalla sua anestesia e il minimo +4 inquieta. Ci si aggrappa alla difesa perché davanti dall’arco nulla va e la difesa può stringere in area, qualche cesto di Teodosic e i liberi di Hunter tengono il vantaggio. All’ultima pausa ne rimangono 6 di punti in una frazione di grandi fatiche, gioco saltato con ancora tante perse e una striscia di padelle dall’arco che diventano 12, mentre di là 4 a segno sono ossigeno.
L’attacco non va mai, di sola difesa non si vive e al 33’ è sorpasso con giocate pesanti di Forray. I padroni di casa tengono il vantaggio fino al +4, Teodosic e Ricci sistemano dall’arco per un punto a punto finale. Si passa sempre dall’uomo di Valjevo con prelibati risultati fino a 2 possessi di vantaggio, la schiacciata di Hunter per il +6 a 40” sa di vittoria anticipata, portata a termine nei secondi finali con tranquillità.
Prossima partita sarà sabato 25 gennaio ore 20:30 a Venezia in campionato, diretta Eurosport 2, Player e Radio Bologna Uno.
Il tabellino
Dolomiti Energia Trentino-Virtus Segafredo Bologna 67-73
Parziali: (13-26; 30-39; 48-54)
Dolomiti Energia Trentino: Kelly 8, Blackmon 9, Craft 9, Pascolo 6, Mian 8, Forray 24, Knox, Mezzanotte 3, Voltolini n.e. Ladurner n.e. Lechthaler. All.re Brienza.
Virtus Segafredo Bologna: Gaines, Pajola 3, Baldi Rossi 4, Markovic 8, Ricci 7, Delia n.e. Cournooh 2, Hunter 11, Weems 2, Nikolic n.e. Teodosic 23, Gamble 13. All.re Đorđević.
Arbitri: Rocha, Radojkovic, Sukys.
Luca Cocchi (BasketCity.net)