19 Aprile, 2024

EuroLeague 2022-23:
il Partizan domina la Virtus

EuroLeague 2022-23: <br>il Partizan domina la Virtus
Photo Credit To Matteo Marchi / Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Piove una sonora sconfitta a Belgardo per la Virtus, in una partita praticamente mai nata. Già dopo 4’ era -9, a parte un timido -8 a metà secondo quarto, sempre divari in doppia cifra, finendo pure verso il -30.

Nulla ha funzionato, sbranata dal primo possesso di un indemoniato Madar che Hackett non ha mai visto. Ma c’è ben poco da salvare, sperando che si salvi la caviglia di Cordinier, in questa oscura notte belgradese che segna una tappa che dovrà far pensare l’ambiente bianconero.

Surclassata in ogni fondamentale, soprattutto a livello fisico si son viste 2 squadre giocare un campionato differente, il problema pure contro la peggior difesa dell’Eurolega resta l’attacco (anche oggi a 62, sempre lì, sempre pochi) che non trova un cesto facile che sia uno fin quando il Partizan gioca con intensità, non mettendola mai da 3 anche piedi a terra (6/27).

Nemmeno i pochi minuti di Teodosic (fischiatissimo dal pubblico per le sue simpatite Stella Rossa) han dato luci, pure per inabitudine di qualche nuovo giocatore a ricevere i suoi palloni.

La difesa concede da 2 il 74%, le repliche sono drammatiche (32% raccattato in un finale terminato da tempo), ma al di là di dati che dicono ma non fino in fondo, nulla da salvare, tutto da riscrivere in una ‘maratona’ che si allunga ad ogni uscità di più.


Scariolo replica il quintetto visto a Kaunas, Obradovic parte tutto straniero con le chiavi in mano al giovane Madar, ed è proprio l’israeliano ad aprire le danze. Passan solo 4’ ed è già sospensione, i serbi veleggiano a +9, l’attacco Virtus non esiste tra perse e tiri costruiti malamente. Di male in peggio anche con Teo alla guida, in fiducia il cesto è enorme per i belgradesi (8/9 e 2/3) fino allo sprofondo del –16 alla prima pausa. Nunnally 10 e Madar 8, affondano la Virtus che non ha nessuno pronto a rispondere dei 9 passati per il campo.

Laggiù si sta a lungo fin quanto le triple non trovano la retina, Weems-Mickey dimezzano il divario, ma le solite perse gettano via quanto di buono certosinamente si era messo nel secchio. Il bonus prematuro speso dal Partizan è ossigeno per la Virtus che con Lundberg lucra punti, roba da poco contro l’attacco avversario che gira con un’energia sconosciuta alle V nere. Difesa colabrodo (51 presi col 65% concesso), attacco bloccato (37% con 9 perse), -19, per fortuna c’è l’intervallo lungo, altrimenti era da lancio della spugna.

Scariolo cambia quintetto e prova la zona 3-2, nulla cambia se non il divario che oltrepassa il ventello. Lì si staziona a lungo in una partita che pare avere un finale già sentenziato con largo anticipo. La zona lascia piastrelle invitanti, all’ultima sosta è -22 , lo spartito non cambia, il Partizan frena un po’ davanti ma la difesa contiente facilmente. Segafredo in pari solo con le perse, ma il 73% concesso da 2 fotografa una squadra sfiduciata e senza energia.

Gioca solo il Partizan, con Andjusic e Punter si trentelleggia contro una squadra che pare allo sbando totale, incapace di reggere questo basket. Anche quando i serbi iniziano a tirare il fiato, mettendo in campo tutti tranne lo sloveno Glass cambia qualcosa, Virtus a picco coi suoi 62 punti.

Prossima partita sarà domenic in LBA al PalaDozza col Treviso ore 20:o0, diretta Eurosport2, streaming su Eleven Sport e RadioNettunoBologna1.

Il tebellino

Partizan Mozzart Bet Belgrade-Virtus Segafredo Bologna 90-62
(27-11; 51-32; 69-47)
Partizan Mozzart Bet Belgrade: Vukcevic 8, Leday 4, Koprivica 4, Punter 10, Papapetrou 2, Exum 3, Nunnally 20, Glas n.e. Lessort 14, Trufunovic, Andjusic 14, Madar 11. All. Obradovic.
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 3, Mannion 4, Belinelli 3, Pajola 5, Bako 11, Jaiteh 6, Lundberg 4, Hackett 5, Mickey 5, Weems 10, Ojeleye 6, Teodosic. All. Scariolo.
Arbitri: Garcia, Pastusiak, Boubert.


Luca Cocchi (©BasketCity.net)

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