Dopo 4 sconfitte a fila, la Virtus ritrova il sapore della vittoria, relegando l’Alba al 10° KO consecutivo. Sempre davanti, sovente anche con divari in doppia cifra, non la chiude mai, ma non rischia mai, andando sicura sulle invenzioni di Teodosic, sulla sostanza di Hackett e finalmente con un Weems chiururgico come ai ben dì. Soffre a rimbalzo i cm interminabili di Komadje, ma rimendia con una difesa concentrata sfruttando al meglio la mira storta dall’arco dei tedeschi (6/22, da dove spesso vivono). Un attacco meno concitato, un misto di pazienza e cinismo ha prodotto 24 assist (9 Milos), ben utilizzati anche da un Jaiteh in grande ripresa. Un segnale di ripartenza che non cambia la stagione ma ridà fiato ad una squadra in difficoltà, anche se il -46 del Pireo si legge diverso dopo quanto visto ieri, con l’Oly che ha riservato un trattamento non molto diverso anche ai primi della classe del Fene. Ora il prossimo passo sarà confermarsi a stretto giro col Maccabi già venerdì prossimo, nel bene e nel male si gioca sempre, le fatiche ci sono ma le sconfitte si dimenticano in fretta.
Scariolo cambia Mickey per Shengelia e promuove Weems nei 5, il resto sono quelli di sempre in Eurolega, l’Alba parte col l’infinito Koumadje con chiavi in mano a Blatt. Gioco lento e tanto post basso per entrambe, i tedeschi con cambi vorticosi, nessun allungo nei primi 5’ con un Jaiteh più reattivo del solito. Sulle sue ali c’è il +5 che vola via su giocate imprecise di Teodosic, che si riscatta dopo una botta ad un dito per il +3 alla prima pausa. Male da 3, ma una sentenza da 2, già con 6 assist a referto le V nere, l’Alba tira molto male ma domina a rimbalzo e resta in scia.
Teo continua a regalare cioccolatini (5 in 9’), uno superbo sprecato malamente da Mickey che ha un avvio sottotono, per esser buoni. Con pazienza offensiva ed applicazione difensiva Segafredo a +8, al 1° squillo dell’ex Zenit c‘è il primo divario in doppia cifra. Lunga sosta per risistemare il punteggio con passaggio di liberi malsegnati tra Olinde e Lundberg (stesso n° 19), a metà è +11 sfruttando i liberi di Bako e la difesa da manuale di Pajola. Virtus sempre ottima da 2, ma 1/10 tedesco da 3 dice delle difficoltà dell’attacco e della buona difesa Segafredo che forza anche 8 perse.
Il +14 illude, l’attacco però s’inaridisce ed è ancora tempo di Teo per provare a ridare luce. Berlino trova le prime triple, ma Hackett si prende la scena e tiene in linea di galleggiamento i suoi. Resta la medesima distanza di 10’ prima, 11 punti, continuando a faticare a rimbalzo ma difendendo bene e replicando ad ogni rientro tedesco.
La zona complica gli attacchi Virtus, 3’ a vuoto reggono con la difesa ma il vantaggio si riduce ed un Lundberg inconcludente è rilevato da Milos, con bonus mangiato dopo 3:20’. Si balla tra 6-8 punti di vantaggio con qualche paura che s’insinua, paure che prova a scacciare Teo da solo e coi compagni. Un quintetto piccolo prova a chiuderla, le giocate di Toko, davanti e dietro, sono l’abbrivio giusto per entrare negli ultimi 2’ sul +11, Weems ritorna il cecchino delle grandi occasioni e la Segafredo sembra chiudere i giochi in anticipo. Ma gli ultimi 1:30’ son pessimi, perse banali che lasciano la speranza di rientrare all’Alba, spente definitvamente dalla tripla di Teo, il migliore di serata.
Prossima partita sarà venerdì ore 20:30 col Maccabi alla Segafredo Arena, diretta Sky, streaming su Eleven Sport e RadioNettunoBologna1.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-Alba Berlin 85-76
(18-15; 40-29; 63-52)
Virtus Segafredo Bologna: Cordinier 4, Mannion n.e. Belinelli n.e. Pajola 2, Bako 10, Jaiteh 13, Lundberg 2, Shengelia 9, Hackett 13, Mickey 5, Weems 16, Teodosic 11. All. Scariolo.
Alba Berlin: Lo 4, Procida 5, Smith 14, Delow 3, Schneider n.e. Olinde 11, Koumadje 11, Thienmann 4, Sikma 16, Lammers 2, Blatt, Zoosman 6. All. Gonzalez.
Arbitri: Pukl, Foufis, Clivaz.
Luca Cocchi (©BasketCity.net)
