19 Settembre, 2024

Giorgio Valli da Gianni Zoboli ieri su RadioNettuno

Giorgio Valli da Gianni Zoboli ieri su RadioNettuno
Photo Credit To Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Pallacanestro

Nell’appuntamento settimanale radiofonico di Radio Nettuno Bologna, Gianni Zoboli nella finestra intitolata “Basket City” ieri ha intervistato il coach della Virtus Giorgio Valli. Vi proponiamo di seguito l’estratto dell’intervista.
Sulla partita di domenica…
In alcune partite mi sembra che i tuoi ragazzi abbiano fatto miracoli, non sono parsi così inferiori a tanti altri, ma la vera faccia e la vera forza della Virtus qual’è?
Ma sai è difficile dirlo, noi alla fine dobbiamo pensare che siamo questi nel bene e nel male e tirare fuori il massimo da quello che abbiamo. La vera Virtus non si è mai vista, non si vedrà mai e sappiamo il perché e di conseguenza accettiamo quello che viene cercando di finire questa stagione e spendendo tutto quello che abbiamo dentro”.
La situazione è certamente svoltata proprio all’inizio proprio quando avete perso Allan Ray, questo è meglio ricordarlo per rinfrescare la memoria a molti che ci stanno anche ascoltando
Guarda, io non lo dico neanche più però non voglio che suoni come una scusa. L’altra componente secondo me che ha falsato un po’ tutto è che tante squadre hanno potuto cambiare, ovviamente spendendo molti soldi, tantissimi giocatori aggirando le regole e in più risultati a volte un po’ strani tipo Milano che perde sia a Torino che a Capo d’Orlando che a Pesaro. E dico Milano come potrei dirne anche altre tipo Pesaro che vince di 30 punti a Reggio Emilia che si è trovata una squadra di quattro giocatori. Quindi sono situazioni che nell’arco di una stagione ci stanno e che hanno condizionato il campionato rendendolo troppo equilibrato”.
Giorgio quali leve puoi muovere adesso per cambiare questa situazione?
Secondo me non ci sono leve, ora la squadra secondo me è anche impaurita e invece bisogna rinforzare le tre quattro cose buone che facciamo per dare sicurezza. È inutile fare la faccia cattiva, bisogna essere esigenti quello sicuramente, ma adesso c’è bisogno di coraggio altrimenti viene tutto molto più difficile”.
Altra cosa, io posso capire anche la contestazione di alcuni tifosi che ci sta, mi è parsa invece inopportuna soprattutto per la tempistica alla vigilia di una sfida fondamentale come quella che avete adesso con Torino, la critica a tutti tecnici compresi del presidente della Fondazione Pietro Basciano insomma
Non commento, nel senso che è il mio presidente e non mi sento di dire niente. Sono un tecnico, parlo di pallacanestro magari un giorno quando farò il dirigente anche io portrò in qualche modo ribattere su certe cose. La verità è che all’interno del mio club se mi devono dire delle cose me lo dicono in faccia e credo che sia importante quello che ci diciamo faccia a faccia, il resto ci tocca meno”.
Soprattutto anche per quello che si legge. Bucci ha deciso per un ritiro può servire per compattare il gruppo?
Tutto può servire, non c’è una ricetta unica se no le squadre sarebbero tutte in ritiro. Magari in questo momento ci può dare una mano e un pizzico di tranquillità psicologica a tutti quanti”.
Perché al termine della partita del Bologna a Napoli (non so se ti è capitata di vederla), Di Vaio ha detto che il ritiro per lui che lo ha vissuto anche come giocatore, è un pagliativo che serve soprattutto per l’ambiente esterno ma non è una soluzione. E un po’ io lo condivido questo fatto
Ognuno la vede alla sua maniera, lui la vede da giocatore, quindi sicuramente è una testimonianza importante. Devo comunque dirti una cosa, i ritiri dei calciatori sono molto più numerosi c’è molta più gente con staff che sono circa trenta persone. Da noi è tutta una cosa più tranquilla, molto più ridotta e non so se riesco a comparare le due cose”.
Torniamo alla gara, domenica c’è Torino, una partita da dentro fuori ma soprattutto “la partita”. Bisogna vincere e magari ribaltare il -5 dell’andata possibilmente
Si poi ci sono da fare altre considerazioni, bisogna vincere anche di un po’ di più che se vai in avulsa con altre squadre e quindi la cosa importante è cercare di vincere la partita e vincerla bene, poi dopo i conti li faremo verso la fine del quarto quarto. Chiaro che giochiamo contro una squadra non solo motivatissima come noi, ma una squadra anche molto esperta composta da ultratrentenni di grande classe e sarà più difficile. Però questo è, ci eravamo quasi riusciti a Torino dobbiamo riuscirci questa volta a Bologna”.
Cosa può cambiare rispetto all’andata?
Ma intanto anche noi siamo un po’ diversi, abbiamo cambiato qualche giocatore, anche loro hanno cambiato perche hanno inserito Chris Goulding che è una guardia tiratrice del campionato australiano, hanno inserito Charlon Kloof che è un giocatore molto atletico e molto fisico e soprattutto hanno inserito Christian Eyenga ed è tornato a pieno regime Jerome Dyson. Poi abbiamo una vecchia conoscenza che è Ndudi Ebi che parte dalla panchina ma non è detto e soprattutto il miglior 4 o 5 del campionato che è DJ White. Somma c’è tanta roba e dovremo stare attenti”.
Per vincere basta limitare Dyson, Eyenga e DJ White?
Limitare dipende in che misura. Sicuramente loro sono i giocatori faro poi attenzione, non mi sono dimenticato e lo citavo per ultimo ma non per importanza il Mancio, Stefano Mancinelli che è un giocatore importante e se dovessi toglierne uno, toglierei lui dalla squadra insomma”.
Da chi ti aspetti qualcosa di più?
Io credo che debba crescere sicuramente Gaddy dal quale mi aspetto sicuramente di più e il nostro centro dovrà fare una partita importante anche se non sarà semplice per lui perché DJ White ed Ebi sono giocatori molto rapidi e molto atletici e quindi dovrà fare un extrasforzo. A questo punto non possiamo stare a dire sei più alto, sei più basso sei più veloce o sei più lento, devi sbatterti come peraltro ha fatto molto bene contro Cremona”.

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