16 Aprile, 2024

I grandi della Virtus: Mario Alesini

I grandi della Virtus: Mario Alesini
Photo Credit To Il primo scudetto del 1946 (Virtuspedia)

Mario Alesini nacque a Varese 17 dicembre 1931. A sedici anni entrò a far parte della formazione locale. Il suo esordio in Serie A è del 1950, con Varese terza, a fine campionato, dietro Borletti e Virtus. Proprio con quest’ultima, gioca nel giugno 1954, in prestito, il torneo di Matarò, per festeggiare i cinquant’anni della Federazione spagnola.

Le V nere battono l’Espanol Barcellona, l’Agrupacion Espana e i padroni di casa del Matarò al supplementare per 64-60. La società bolognese propose a Mario un vantaggioso contratto per passare in bianconero, ma l’irrigidimento della società varesina, scavalcata nella trattativa, costrinse Alesini a un anno d’inattività. Poi, un intervento della Federazione sbloccò la situazione e il buon “Cranio” poté trasferirsi sotto le Due Torri a tutti gli effetti. L’anno di sosta, in cui con le V nere giocò solo tornei e amichevoli costò ad Alesini uno scudetto, quello vinto dalla Virtus nel 1955. In particolare da ricordare i dodici punti di Alesini nella sconfitta di un solo punto contro la nazionale jugoslava il 13 ottobre 1954 (in settembre a Novi Sad i bianconeri erano riusciti addirittura a pareggiare 50-50).

L’anno dopo Alesini si rifece di quel titolo non vinto personalmente conquistando il primo e ultimo scudetto con le Vu nere, in campionato concluso trionfalmente. Ecco il suo ricordo di quella stagione: “Ricordo con immensa soddisfazione quel campionato, perché collezionammo solo tre sconfitte, vincendo il titolo con largo anticipo e dando il via ai festeggiamenti. Feste favolose, quelle dopo l’ultima partita in casa, contro Trieste, culminate in una cena da mille e una notte al Ristorante Casaglia e in una gita premio a Barcellona. Erano, per me, tempi memorabili: con Canna e Calebotta formavo il cosiddetto “Trio Galliera”. Ci chiamavano così perché abitavamo tutti e tre nella stessa via, Galliera appunto, e perché eravamo molto affiatati, fuori e dentro il campo. Chi non l’ha vissuto farà forse fatica a comprendere lo spirito di quei tempi“.

Mario Alesini
Classica partenza in palleggio del velocissimo Alesini (foto fornita da Virtuspedia).


Complessivamente Alesini ha disputato 223 partite in maglia Virtus, mettendo a segno 2447 punti, quasi undici di media. Le ultime tre stagioni, fino al 1965/66, le interpreta nel ruolo di allenatore-giocatore: “Finii la mia carriera da giocatore alternandomi con l’incarico di coach e quindi trovandomi a gestire quel fenomeno di Lombardi (talento e sregolatezza allo stato puro). Dopo tre anni di altalena campo-panchina optai per la seconda, trasferendomi però a Pesaro“.

Mario Alesini
Alesini ostacolato da Volpato (foto fornita da Virtuspedia).


In Nazionale Alesini fece il suo esordio il 16 settembre 1952 (Italia-Iran 62-38), chiudendo la carriera azzurra ai Giochi di Roma del 1960, dove incontrò anche gli Stati Uniti, nella gara che Mario ricordava con più piacere, l’apice della sua carriera.

La gioia più grande sarebbe arrivata otto anni dopo e non era di certo sportiva, la nascita della figlia Annalisa: “La mia più grande gioia della vita. Non reggono paragoni le soddisfazioni ottenute con la pallacanestro“.

Terminata l’attività di allenatore rientrò a Bologna e continuò a seguire la sua Virtus in ogni partita casalinga e così fece il 19 giugno, gioendo per il grande Slam. Fu l’ultima volta, perché il 2 agosto 2001 ci lasciò per sempre, seguendo di pochi giorni il suo compagno di squadra dello scudetto Franco Rizzi.


A cura di Ezio Liporesi (©BasketCity.net)

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