19 Marzo, 2024

La Virtus batte Pesaro e mantiene il primato in classifica

La Virtus batte Pesaro e mantiene il primato in classifica
Photo Credit To Massimo Ceretti / Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro Bologna

Con una partita in crescendo, partendo pure dal -9 di metà primo quarto, la Virtus mantiene il primato in classifica avendo la meglio della Carpegna rosolata a fuoco lento per chiudere senza ansie questa classica di campionato.

Scariolo prova equilibri diversi, Jaiteh fuori, Mickey da centro, Lundberg anche da play, non tutto funziona ma nessuno lesina impegno. Nei pochi momenti di pericolo ci ha pensato Weems, sempre dentro ai match di LBA, coadiuvato da un Hackett che contro la sua “infanzia” mai si risparmia, un Shengelia sempre regista occulto e a turno la sostanza dei più.

Fatica a rimbalzo a lungo, ma compensa che poche perse (3’ nei 30’ di partita vera) sfruttando al meglio il tiro da 2 (il fantasma di Tavares è sparito), distribuendo minuti su 10 atleti oltre ai 4’ di Camara. Di fronte si vive fin quando c’è luce dall’arco, spenta quella l’attacco balbetta contro la difesa bianconera e così scende la notte.


C’è Mannion a guidare ed in centro Mickey per il turnover di Jaiteh, Lundberg in guardia, Pesaro ho Totè ed usa il quintetto pesante con Chara in 3. Gli esterni faticano, Mannion anche coi 2 falli rapidi, Pesaro sta avanti pure con triple dall’Adriatico di Cheatham, a metà VL a +9. In transizione le V nere rientrano in meno di 2’, un 2+1 di Hackett impatta, la tripla mette la freccia. Nella fuga finale a +8 c’è molto del ragazzo da Forlimpopoli oltre ad una magata del Beli, il 70% da 2 aiuta, come essere avanti a rimbalzo ed aver sprecato solo 1 pallone. Pesaro ha visto la luce fin quando le piazzole da 3 han dato esito, poi la difesa è sparita su tiri mal costruiti su cui la Virtus ha corso molto bene (22-5 negli ultimi 4’).

Nel giro dei cambi c’è spazio per Lundberg da play e Camara da centro con vantaggio in doppia cifra nonostante un insolito 0/3 ai liberi di Ojeleye. Gli esperimenti non rendono, La Carpegna rientra con giocate semplici e veloci, causa un attacco che perde di fluidità e si blocca. Un misero +3 porta alla pausa lunga, dopo i 32 iniziali i 13 di questi 10’ dicono del pessimo 1/9 da 3, 7 rimbalzi in meno ed un’inerzia lasciata sul +10 con 3 liberi gettati a fila.

Mickey ammacca ferri (quando ci arriva), Cheatman tripleggia, VL sempre in scia, qualche accelerazione di Mannion e cesti chirurgici di Weems mettono il +7 a metà. Un lampo di Lundberg dilata il divario a +13, nel finale di quarto si arriva a +14 con un attacco più equilibrato ed una difesa che chiusi gli spiragli dall’arco di Cheatham ha contenuto il resto.

Prova subito lo strappo definitivo la Segafredo mentre Pesaro prova la zona e un quintetto senza centro di ruolo, evoluisce Daye. Ma si arriva al +19 prima che le V nere tirino il freno nel fianle, senza mai riaprire una partita mai in dubbio nemmeno nel -9 iniziale.

Prossima partita sarà martedì ore 18:00 in Eurolega a Tel Aviv, diretta Sky, streaming su Eleven Sport e RadioNettunoBologna1.

Il tabellino

Virtus Segafredo Bologna-Carpegna Prosciutto Pesaro 88-76
(32-24; 45-42; 68-54)
Virtus Segafredo Bologna: Mannion 5, Belinelli 8, Bako 4, Lundberg 11, Shengelia 9, Hackett 13, Menalo, Mickey 4, Camara 2, Weems 17, Ojeleye 10, Abass 5. All. Scariolo.
Carpegna Prosciutto Pesaro: Kravic 6, Abdur-Rahkman 9, Visconti 5, Moretti 10, Tambone 2, Stazzonelli n.e. Daye 8, Charalampopoulos 14, Totè 10, Cheatham 12, Delfino. All. Repesa.
Arbitri: Attard, Grigioni, Pepponi.


Luca Cocchi (©BasketCity.net)

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