08 Ottobre, 2024

La Virtus cade malamente in casa

La Virtus cade malamente in casa
Photo Credit To Serra/Virtus Pallacanestro

La Virtus Bologna subisce la prima sconfitta stagionale in casa alla Unipol Arena (seconda in campionato dopo domenica scorsa a Brindisi), ad opera di una Capo d’Orlando che si è dimostrata superiore alla squadra guidata da Giorgio Valli. Nell’arco di tutta la partita i bianconeri non sono mai sembrati in grado di riacciuffare la squadra di Giulio Griccioli, nonostante la bella rimonta che dal -20 ha visto i bianconeri arrivare fino a -4 cosa che ha saputo tanto di incompiuta. Ma è l’attacco quello che è mancato parecchio ai bianconeri oltre all’assenza di Allan Ray che a questa squadra pesa parecchio.

Di seguito la sintesi della partita di Massimiliano De Panfilis dal sito Virtus

Primo Quarto
Graziani nei 12 per Vercellino (out per una distorsione), Fontecchio apre subito le danze con una bella affondata ad una mano sulla linea di fondo ma la Betaland piazza un parziale immediato di 11-1 che tramortisce i bianconeri. Pittman fa commettere tre falli in un amen a Oriakhi e lo spedisce a sedere, ma la Obiettivo Lavoro continua a soffrire l’esperienza di Ilievski e Jasaitis e il pensare troppo a giocare secondo schema senza liberare l’istinto. I dolori di crescita vengono acuiti da alcuni rigori sbagliati ed una convinzione nei propri mezzi che a tratti evapora (9-15 al 7′). Coach Valli va con la zona per invertire il trend e Vitali prova a dare la scossa con qualche giocata d’energia, ma l’inerzia e le palle vaganti sono tutte dei siciliani.

Secondo Quarto
Oxilia serve un assist al bacio per Mazzola, Vitali replica e il capitano ringrazia nuovamente, ma Bologna lascia troppo spazio a Nicevic che punisce con regolarità. La Obiettivo Lavoro non riesce a servire a sufficienza Pittman in azione, il texano mette qualche punto dalla lunetta sgomitarndo e facendo una fatica immane per liberarsi dai raddoppi degli uomini di Capo, ma con determinazione la Virtus, in qualche modo, si rifá sotto (23-28 al 15′). Griccioli chiama timeout e gli effetti sono devastanti: la OL va in blocco, Valli schiera anche un quintetto di soli italiani ma l’attacco é asfittico, si cerca troppo il gioco individuale e gli ospiti spingono forte sul gas e tornano in doppia cifra di vantaggio abbondante con un altro parziale di 10-0.

Terzo Quarto
Jasaitis riparte da dove aveva cominciato, tripla e massimo vantaggio biancocelesti, Oriakhi in alley-oop regala il +20 ai suoi prima che Penny Williams tolga il coperchio dal canestro di Capo con un gioco da 3 punti. I bianconeri si mangiano diverse occasioni da pochi centimetri e le percentuali dalla lunetta sono pessime, nonostante questo il pubblico non smette di sostenere i suoi paladini, e viene incendiato da un paio di giocate fuori spartito del centrone con il numero 1 sul petto (30-43 al 24′). Un siluro di Perl gela l’ambiente ma la OL torna sotto la doppia cifra con una bomba di Vitali servito da Gaddy. É peró un’illusione rapida: lapsus difensivi e un antisportivo a Williams (Foto Roberto Serra / Virtus Pallacanestro Bologna) in difficoltà da play aggiunto rispediscono indietro Bologna. Williams mostra gli attributi e con un recupero di qualità griffa un altro gioco da 3 punti, si iscrive a tabellino anche Odom con un libero, ma il gap rimane enorme.

Quarto Quarto
Finalmente a segno una tripla, di enorme importanza, ancora di Williams, layup di Vitali è partita improvvisamente riaperta, il pressing tutto campo è un gioco più logico e ragionato portano buoni frutti. Metreveli rapina due punti sanguinosi prima di uscire per falli, Penny Williams trova un jolly dai 6 metri battendo la sirena dei 24″ ma il capitano Mazzola fa disperare i suoi tifosi per due errori incredibili da sotto, sfruttati senza pietà dai siciliani con Perl e Laquintana (52-62 al 35′). La Obiettivo Lavoro, senza  bocche da fuoco e senza qualcuno a cui affidare un tiro certo quando DP1 é a rifiatare, batte in testa. La Betaland é un team di gente esperta e non si lascia scappare l’occasione: i due jumper di Nicevic a 2′ dalla fine recapitano i due punti sullo stretto, meritatamente. Il garbage time serve per settare solo la differenza canestri, che potrebbe anche servire, in futuro.

TURNING POINT – Nel momento del massimo sforzo virtussino per la rimonta nel quarto parziale, Metreveli raccoglie un airball e insacca allo scadere un canestro fondamentale che spegne le energie dei bianconeri.  Come una piccola azione indirizzi in maniera decisa un match. Nella direzione in cui giustamente doveva andare.

MVP – Non si salva quasi nessuno tra i padroni di casa, tra gli ospiti bene tutti senza nessuno che svetti sugli altri, e allora scegliamo i FBV. La curva bianconera, sostegno incessante per tutto il match e anche oltre, mette un impegno e una fede incrollabile anche quando lo spettacolo offerto dai propri beniamini non è dei migliori. É chiaro che siamo a metà ottobre e siamo ben lungi dall’essere un prodotto finito, ma il coro finale “Meritiamo di più” é lecito, ai giocatori il dovere di accontentarli. Il prima possibile.

I NUMERI NON MENTONO – 7/27 al tiro nel primo tempo, 17 val (16 del solo Pittman) rendono l’idea di che tipo di outing mette in scena la Virtus. Un po’ meno peggio la ripresa, ma le percentuali sono sconfortanti. 0/7 per Odom, 2/11 per Mazzola, 3/11 per Fontecchio, con questi numeri non si vince mai. Specialmente a questo livello. 11 fantastici per uno sfrontato Laquintana alla prima a Casalecchio, 7 assist in 20′ per il quarantenne, fischiatiassimo, Basile sono sempre da rilevare.

Virtus Obiettivo Lavoro Bologna-Betaland Capo d’Orlando 64-76
Parziali: 1/4 (12-20) – 2/4 (23-38) – 3/4 (43-54) – 4/4 (64-76)
Virtus: Pittman (15), Vitali (10), Cuccarolo, Gaddy (12), Williams (14), Fontecchio (6), Mazzola (6), Oxilia, Odom (1), Fabiani (n.e.), Graziani (n.e.), Ray (n.e.). All. Valli.
Capo D’Orlando: Basile (2), Ilievski (8), Laquintana (11), Perl (12), Nicevic (15), Jasaitis (18), Vujcevic (2), Metreveli (4), Oriakhi (4), Munastra (n.e.). All. Griccioli.
Tiri dal campo: Virtus 23/67 (4/18 da tre), Capo d’Orlando 27/56 (5/16 da tre).
Tiri liberi: Virtus 14/26, Capo d’Orlando 17/23.
Rimbalzi: Virtus 46, Capo d’Orlando 35.
Assist: Virtus 12, Capo d’Orlando 18.
Arbitri: Taurino, Biggi e Boninsegna.

About The Author