28 Marzo, 2024

La Virtus c’è, batte il Nanterre e va alle F4 di BCL

La notte del tutto o niente termina in gloria per la Virtus al termine di un incontro di voglia e determinazione, condotto a lungo tranne il passaggio del 11-11. Saranno F4, da definire dove con la presenza di Anversa, Bamberg e Tenerife, ma a questo ci si penserà in seguito.

Mai il colpo del KO ma 8 punti non sono una bazzecola da nascondere, ma mai risultato in dubbio nel secondo tempo, segno che mentalmente oggi la squadra era pronta, anche se non tutti gli effettivi lo sono stati. Taylor è partito male per i falli ma si è largamente ripreso a seguire, M’Baye ha giocato un sontuoso 4° quarto, i lunghi han fatto la loro con buone luci di Qvale, Chalmers non sempre lucido ma utile, la difesa la vera differenza rispetto alle ultime scialbe uscite.

La Virtus subisce meno di 60 punti concedendo il 35% al tiro col 26% dall’arco forzando ben 18 perse, ha vinto a rimbalzo trovando la forza di non demordere ogni volta gli avversari, rognosi come ci si aspettava, hanno tentato il rientro.

Oggi è festa, con emozioni e sensazioni da portare in archivio per le prossime decisive uscite in campionato.


Đorđević parte con Cournooh a difendere e Kravic nel mezzo, assente Moreira per turn over, Donnadieu è identico a 7 giorni fa, per un avvio rabbioso delle V nere. A metà Nanterre ha messo a segno solo 3 punti senza centri dall’arco, la Segafredo pur senza mira conduce con Taylor già a 2 falli e Martin rientrante. Tra perse, difficoltà in costruzione (vedi Chalmers) e mira sbilenca la partita rimane a punteggio basso, col minimo sforzo Invernizzi impatta con finale sopra le righe di un rigenerato Qvale. Sulla sirena l’arresto di Punter dice +5, ossigeno puro. Virtus davanti a rimbalzo grazie anche all’ernegia di Martin, concede un mesto 30% al tiro e forza 5 perse, faticando solo dall’arco.

Sorpasso del +8 in avvio, le bombe aprono il campo di un quintetto guidato da Cappelletti, ma la differenza ora è in difesa, con messa in pratica l’energia ed i falli richiesti dal coach. Il +15 esalta ma non regge ad un infuocato Pallson, la guida di Chalmers sbanda e Nanterre è di nuovo lì a giocarsela. L’apparizione offensiva di Aradori, dopo numerose dormite difensive riallarga, il +12 alla pausa lunga è un buon segnale dato il non passaggio ai liberi e l’aver già contenuto il primo riavvicinamento ospite, oggi male sia al tiro sia coi lunghi, ancorati all’islandese Pallson già in doppia cifra. La coppia di lunghi oggi molto meglio di quella ospite, non scontato ultimamente, come pure i punti in area, 26-10.

Una partenza bruciante di Taylor dice +20, Nanterre si affida all’arco per accorciare ottenendo come miglior risultato quello di fermare l’attacco bianconero e pian piano risalire fino al -12. Vari giri in lunetta spezzettano la partita, un favore ai francesi che a difesa schierata faticano. Il +14 nasce in difesa, che forza perse e medie basse, mentre davanti si va a folate, con una nemesi di Taylor dopo un primo tempo a guardare per falli.

Pallson continua il suo show, M’Baye risponde, a lungo vantaggio Virtus non rassicurante ma sempre in doppia cifra. All’ingresso del 33’ la Virtus si ferma in attacco e Nanterre è lì, -10, tutto da rifare. E’ ancora la difesa a far la differenza, il +14 nasce da 2 recuperi mentre davanti si vive sulle spalle di M’Baye, dei primi 11 ce ne sono 9 suoi. Il +15 all’ingresso degli ultimi 2’ toglie ansie, il vantaggio regge a lungo nonostante qualche sbandata finale, ed è vittoria con accesso alla finali.

Prossima partita di BCL sarà alle F4 del 3 e 5 maggio, sede in via di definizione tra le 4 qualificate.

Segafredo Virtus Bologna-Nanterre 92 73-58
Parziali: 1/4 17-12 (17-12) – 2/4 24-17 (41-29) – 3/4 17-15 (58-44) – 4/4 15-14
Segafredo Virtus Bologna: Punter 9, Martin 2, Pajola n.e. Taylor 8, Baldi Rossi 4, Cappelletti, Kravic 12, Chalmers 7, Aradori 5, M’Baye 16, Cournooh 4, Qvale 6. All. Đorđević.
Nanterre 92: Treadwell 8, Juskevicius 10, Konate 4, Gamble 2, Invernizzi 5, Pallson 18, Mensah n.e. Carne, Pansa n.e. Senglin 11. All. Donnadieu.


Luca Cocchi

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