Rimane intonso il cammino Virtus in stagione, al termine di una partita ondivaga (dal +17 al +4) ma mai in pericolo. Alle rilassatezze che i divari allargati inducevano, qualcosa di troppo è stato concesso ad una Trieste per organizzata, capace di trovare spazi in area con 2 centri ben diversi ma efficaci, oltre ad un Banks con piglio brindisino in una sfida pesonale, vinta, con Weems.
Difesa non sempre connessa, che si accontenta a volte di una giocata offensiva in più, non bene ma sufficiente in serate del genere dove comunque l’attacco oltrepassa i 90. Quota raggiunta con un Hervey a 3 (ma 9 carambole a rimbalzo) ed un Weems scentrato, ma Alibegovic ha risposto presente da subito, Sampson nonostante le sportellate ed il nervosismo eccessivo con Konate ha retto, Alexander e Ruzzier ha dimostrato di starci in campo e Belinelli ha giocato da saggio leader.
Nonostante un ritmo elevato, contenute a 8 le perse, sempre bene al tiro con pure 11 triple a bersaglio in una serata che ha visto gli esordi convincenti di Mannion e Cordinier, e pure un minutino per Ceron.
Scariolo parte con Sampson in centro e Belinelli in guardia date le assenze di Jaiteh e Teodosic, e Alibegovic, Ciani tiene l’ex Delìa di rincorsa, preferendo Konate e lancia tra i fischi del pubblico Banks. Si cavalca subito Sampson con buoni risultati, dietro la difesa non è proprio impenetrabile e Trieste resta a stretto contatto. A metà frazione c’è l’esordio di Mannion, a breve giro anche quello di Cordinier, per entrambi alla prima difesa pescati in fallo e partita in parità dopo un veloce +6. Un Mannion travolgente guida l’allungo del +8, limato a 6 da Fernandez sulla sirena, al termine di 10’ offensivi e difese allegre, la Segafredo tira col 62%, i giuliani col 59% totale.
La Virtus inizia a difendere, Cordinier a volare, divario in doppia cifra, Trieste ne mette 3 in 5’, la Virtus pela i 50, nonostante Hervey a 0. Il protagonista ora è Konate che per esultanza cade nel tecnico dopo aver ridotto da 15 a 9 il divario, nel finale si va con Alibegovic da 5 per una difesa che lancia numerosi contropiedi. Dal +16, massima differenza, ne restano 13 alla pausa lunga, con medie che calano dall’arco, ma difesa che dimezza i subiti. Già 11 passati per il parquet (tranne Hervey, tutti a segno, Beli imperversa), Trieste vive di Banks (24 di val in 16’) che sente la partita come un derby.
Fatica a riaccendersi l’attacco bianconero, tiri fuori ritmo senza copertura a rimbalzo lasciano attacchi in sovrannumero a Trieste che ne approfitta, -4 al 26’ e Pajola con 4 falli. Girano i quintetti ma poco cambia, Trieste è più reattiva e comanda a rimbalzo, proprio da un offensivo sulla sirena c’è il +7 di Tex al termine di 10’ di poca intensità senza la ricerca di una costruzione di gioco e molte soluzioni individuali.
Guida Ruzzier in coppia con Alexander, la palla riprende a girare ed il canestro si allarga, Hervey non segna ma non c’è rimbalzo che non sia suo. Un 11-0 indirizza la partita, il finale è in scioltezza con tempo per l’esordio di Ceron.
Prossima partita sarà mercoledì 20 ottobre ore 19:00, esordio in Eurocup in Turchia col Bursasport, diretta Eleven Sports e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tebellino
Virtus Segafredo Bologna-Allianz Pallacanestro Trieste 94-79
(35-29; 57-44; 73-66)
Virtus Segafredo Bologna: Cordineir 6, Tessitori 8, Mannion 5, Belinelli 20, Pajola 2, Alibegovic 16, Hervey 3, Ruzzier 2, Alexander 9, Ceron, Sampson 17, Weems 6. All. Scariolo.
Allianz Pallacanestro Trieste: Banks 21, Sanders 12, Fernandez 4, Konate 10, De Angeli 2, Mian 12, Delìa 8, Cavaliero, Campogrande 1, Grazulis 5, Lever 4. All. Ciani.
Luca Cocchi (©BasketCity.net)