Conducendo 40’ su 40’, la Virtus archivia con anticipo la pratica Varese che mai mostra di credere all’impresa. Lo fa sprintando in avvio e resistendo alla flebile rimonta successiva, più figlia di proprie disattenzioni che altro.
C’è spazio un po’ per tutti e per quasi tutti momenti buoni, a cominciare dalla difesa che a Trento qualcosa di troppo aveva concesso, mentre l’attacco continua a girare oliatissimo. Le invenzioni di Teodosic danno tranquillità a chiunque, si va ad aggiungere Hervey che trova il canestro in 1000 modi, in spolvero anche Weems nonostante 2 falli in 2’.
Oggi minuti anche per Ruzzier dopo alcune partite solo viste, bravo a farsi trovare pronto, ma bravi tutti ad evitare che gli avversari potessero esaltarsi. Difficile però che avvenga in una squadra dove Gentile insiste contro il mondo pure quando nulla funziona. 56 subiti, se la difesa doveva mostrarsi oggi l’ha fatto, al di là delle difficoltà avversarie figlie di un roster corto e questa sera incomplet.
Un buon allenamento in previsione dell’inserimento certo di Sampson e probabile di Cordinier, mentre la prossima sarà partita importante, al Taliercio con Venezia.
Dopo la premiazione per la scudetto vinto a giugno, Scariolo parte con la novità Teodosic a fianco dei soliti noti, Vertemati senza il play Kell tampona con De Nic (fratello di Andrea a Venezia) oltre all’ex Gentile, tenendo Beane di rincorsa. 3 triple aprono il campo alle V nere, a pesare i 2 falli immediati di Weems e Belinelli, Varese però impiega oltre 5’ per fare il primo cesto dal campo, la Virtus è già a 13. Col giro dei cambi l’intensità sparisce, Sorokos impera, una sospensione a 3’ è obbligatoria con un mesto +3 in archivio. Un quintetto con Hervey da 3 e Pajola a stringere dietro sistema il +1 in +5 alla prima sirena, con qualche fallo di troppo e 4 perse evitabili su 2 sfondamenti non ortodossi.
Si rivede Ruzzier in una partita che perde qualche colpo, ravvivata dalle conclusioni dolcissime di Hervey dopo più perse che cesti. Teo ispira e l’attacco giro, vantaggio in doppia cifra, Varese insiste oltremaniera su Gentile e diviene prevedibile. Ne restan 9 alla pausa lunga, la preghiera da 18 metri di Teo balla sul ferro ed esce, con lui e Pajola in campo tutto giro fluido, un Hervey che già pela la doppia doppia (16+9) compensa un Jaiteh da non pervenuto. L’Open regge a rimbalzo con Egbunu e vive di Sorokas-Beane, ma la difesa Virtus soffoca l’attacco lombardo appena stringe le viti.
Riparte solo la Segafredo con un 9-0 in 3’ e sospensione forzata, poco cambia, Varese graziata solo dai liberi di Jaiteh, da rimpiangere Gamble. Sul +26 c’è ancora chi prova a sbucciarsi le ginocchia (il solito Pajola) ma la Virtus cala fisiologicamente l’intensità mentre Gentile tira o prova a tirare tutto quello che tocca. +22 all’ultima pausa, la partita pare già largamente andata.
L’ultima frazione non ha nulla da dire, divario che si ampia ancora in avvio a +29 con Belinelli, a lungo silenzioso, che prova a prendersi i suoi tiri. Da un po’ non si vedeva un quarantello, nonostante questo nessuno alza le ginocchia dietro, tutti coinvolti e mentalmente sempre presenti. Quando Barbieri segna la panchina esplode di gioia, altro bel segnale.
Prossima partita sarà domenica 10 ottobre ore 17:30, 3° di campionato a Venezia, diretta Canali Discovery e Radio Nettuno Bologna Uno.
Il tabellino
Virtus Segafredo Bologna-Openjobmetis Varese 97-56
(21-16; 44-35; 72-50)
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 4, Belinelli 17, Pajola 7, Alibegovic 13, Hervey 23, Ruzzier, Fedeghini, Jaiteh 7, Alexander, Barbieri 2 Weems 19, Teodosic 5. All.re: Scariolo.
Openjobmetis Varese: Gentile 11, Amato 4, Beane 7, Sorokas 13, De Nicolao, Wilson 3, Egbunu 12, Ferrero, Jones 4, Caruso 2, Zhao n.e. All.re.: Vertemati.
Luca Cocchi (©basketcity.net)