
Prosegue la serie vincente della Virtus sulla Reyer, un tempo sorta di lupo mannaro, ma da tempo incroci vincenti. Lo fa con la miglior partita in bianconero di Nico Mannion che ha avuto tanto spazio per i guai dei suoi compagni di reparto sfruttandolo come meglio non poteva.
V nere mai ad inseguire, fin dal primo quarto con vantaggio in doppia cifra, cedendo qualcosa negli avvii del secondo tempo, ma sempre con l’autorità di rimettere le cose a posto, con differenza finale lontana dal massimo ma senza nessun timore.
Ottime le prove dei piccoli in costruzione e realizzazione, non così ficcanti i lunghi, ma tutto sommato hanno tenuto, cedendo qualcosa solo a Watt e Brooks, che però non hanno mai avuto continuità, causa difesa Segafredo onnipresente e competente.
La Virtus andrà così a Milano domenica prossima a contendere il primo posto all’Olimpia avendo fatto un ulteriore passettino verso la conferma del 2°, senza ansie eccessive, poiché abbiamo già visto in passato come al di là della posizione in griglia occorrerà essere al meglio tra fine maggio ed inizio giugno, cosa che ora non c’è con le assenza forzate di Shengelia, Ojeleye e Cordinier (turnover già fatto oggi), alle quali potrebbe aggiungerci quella di Pajola uscito malconcio dal Taliercio.
C’è Mannion a guidare e Abass in ala, sotto l’occhio di Teodosic con Mickey e Jaiteh a presidiare l’area, Sphaija (senza Spissu) va con quintetto corposo, Grangere in play e l’ex Moraschini in guardia, Watt nel mezzo. Le idee di Milos pagano, bianconeri avanti a +7 con Mannion che schiaccia a metà quarto, con Venezia mai a segno contro la difesa schierata. Il +12 regge un attimo solo e velocemente è tempo del quintetto che viene dalla panchina, divario ristemato da Belinelli. Segafredo precisa al tiro ed attenta nel non sprecare palloni, Reyer a secco da 3.
La Virtus va, ma s’accascia Pajola spinto via a rimbalzo, la difesa regge e il divario si ampia a 18 pur con soluzioni che variano abbondantemente, Weems da 4 per mancanza di alternative. Un quintetto senza play e senza centro sciala il vantaggio causa pure un tecnico a Teodosic, ne restano 12, dando così speranza a Venezia di rientrare in partita. Suona da occasione persa quelle degli ultimi 2’, i numeri premiamo ampiamente le V nere, ma il 23-43 di val. dice che si poteva far cassa meglio.
Venezia attacca meglio, la Virtus dopo qualche sonno torna a segno, Mannion rimette il divario in sicurezza, anzi, al massimo, +22, segnando e facendo segnare. Con Pajola fuori tocca rischiare Hackett, in questo finale c’è concentrazione e il vantaggio di 22 regge fino all’ultima pausa. Reyer ancora più lesta in partenza con Brooks sugli scudi, il bonus mangiato in 4’ costa caro, Venezia con 5’ da giocare torna a -12 con roccambolesca tripla di Ray. Il rientro di Mannion e Teo cambia di nuovo la partita rimettendola in cassaforte per un finale senza patemi con l’ex Arizona protagonista assoluto. Segnale importante per dare continuità alla bella prestazione di Berlino in vista della fisicità imponente dell’AS Monaco.
Prossima partita sarà giovedì ore 19:00 in Eurolega a Monaco con la Roca Team, diretta Sky, streaming su Eleven Sport e RadioNettunoBologna1.
Il tabellino
Umana Reyer Venezia-Virtus Segafredo Bologna 68-83
(12-24; 26-38; 40-62)
Umana Reyer Venezia: Parks 9, Ray 6, Bramos 5, Moraschini 4, De Nicolao 1, Granger 11, Chillo n.e. Brooks 9, Willis 8, Barbero n.e.Watt 13, Tessitori 2. All. Sphaija.
Virtus Segafredo Bologna: Mannion 27, Belinelli 10, Pajola, Bako 2, Jaiteh 14, Lundberg 9, Hackett 3, Menalo n.e. Mickey, Weems 7, Teodosic 11, Abass. All. Scariolo.
Arbitri: Paternicò, Martolini, Gonella.
Luca Cocchi (©BasketCity.net)